Le chiese europee riflettono sulla sicurezza e sul futuro dell’Europa
La Conferenza delle chiese europee ha portato il suo contributo in occasione della 25a Conferenza Internazionale dedicata a «Il ruolo dei cristiani nel processo di integrazione europea»
La Conferenza delle chiese europee (Kek) ha portato il suo contributo in occasione della 25a Conferenza Internazionale dedicata al «Ruolo dei cristiani nel processo di integrazione europea: in un’Europa solitaria?» che ha riunito leader politici, accademici, rappresentanti di Chiesa e della società civile per discutere sul significato di sicurezza, di democrazia e di valori europei.
Ospitato dal Gruppo del Partito Popolare Europeo al Parlamento Europeo e dalla Fondazione Tadeusz Pieronek, in collaborazione con la Fondazione Robert Schuman, la delegazione polacca del Ppe e la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece), l’evento si è svolto a Cracovia il 26 e 27 settembre scorsi.
Una delle sessioni principali dal titolo «Cosa significa vivere in un’Europa sicura per i cristiani?», si sono esplorate le dimensioni teologiche, etiche e sociali del concetto di sicurezza nell’Europa di oggi.
In rappresentanza della Kek, Katerina Pekridou, responsabile del Programma per gli Studi di teologia, ha riflettuto sulle radici bibliche del concetto di sicurezza e sulla sua rilevanza per le società odierne, sottolineato che «la tradizione cristiana non promette una vita senza rischi, piuttosto invita alla compassione, al servizio, e alla solidarietà anche in circostanze vulnerabili».
«La fede cristiana non ignora l’importanza della sicurezza del proprio Paese o della regione in cui opera e vive: ma prende sul serio il dovere di prendersi cura di sé stessi e di coloro che ci sono affidati. Il Vangelo, infatti, amplia continuamente la cerchia delle preoccupazioni per includere il prossimo, lo straniero, persino il nemico».
Pekridou ha concluso osservando che «la vera sicurezza non riguarda esclusivamente la protezione dai pericoli, ma anche il vivere una vita dignitosa e ricca. Promuovere un autentico senso di sicurezza all’interno della società significa vivere in comunità libere, sicure e giuste e in un ambiente sostenibile, avere accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e alle arti, lavorare dignitosamente, avere solidarietà e prendersi cura dei più vulnerabili».
La conferenza ha affrontato anche temi come la crisi della democrazia e dei diritti umani, la difesa e i valori in Europa e l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle Big Tech sui processi democratici.
La Kek s’impegna a contribuire a tali dibattiti, collaborando a stretto contatto con la Comece per far dialogare prospettive diverse tra le Chiese europee sui temi quali la pace, la sicurezza e l’integrazione europea.
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