La macchina del tempo e della memoria
In viaggio con la Olivetti M80 con cui Giancarlo Siani ha scritto oltre 650 tra articoli e inchieste, dal 1979 al 1985
A 40 anni dall’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, Libera e Lavialibera, in collaborazione con Fondazione Giancarlo Siani, portano in un viaggio attraverso l’Italia e in treno la macchina da scrivere del giovane cronista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. Olivetti M80 con cui Siani ha scritto oltre 650 tra articoli e inchieste, dal 1979 al 1985.
«Giancarlo Siani, la verità non muore» è il titolo dell’iniziativa con sette tappe per undici appuntamenti dalla Campania al Piemonte, passando per Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia. Ogni tappa è l’occasione per ricordare il giornalista e confrontarsi pubblicamente sui problemi dell’informazione oggi.
L’associazione Amici di Roberto Morrione si è unita all’iniziativa e alla tappa di Torino del 13 ottobre presso l’Università con la partecipazione della portavoce nazionale del Premio Morrione, Mara Filippi Morrione. Mentre il 17 ottobre presso l’Istituto Istruzione Superiore di Settimo Torinese, a portare il saluto del Premio sarà Gian Mario Gillio (giornalista di Riforma – Eco delle valli valdesi, membro della giuria del Premio e portavoce di Articolo 21 Piemonte).
Si aprirà così anche il percorso che porterà il Premio Morrione (dal 23 al 25 ottobre) a Torino per dar vita alle Giornate del Premio Morrione 2025 con la premiazione delle inchieste vincitrici della 14′ edizione del concorso e della 2′ del Premio Laganà.
Il viaggio della Olivetti M80 di Siani
Il viaggio è partito il 24 settembre scorso da San Giorgio a Cremano (Napoli), e precisamente da Villa Bruno, luogo dove è esposta la Mehari di Giancarlo e all’indomani dell’anniversario dell’uccisione, per giungere il giorno seguente a Latina a indicare che l’amore di Siani per la verità e il giornalismo non muoiono, ma continuano nella memoria e nell’impegno di chi ancora si riconosce nel suo modo sincero, attento e appassionato di fare questo mestiere. Poi a Fondi, il 27 settembre, poi arriverà il 30 settembre a Ravenna. E ancora a Milano, il 9 e l’11 ottobre; infine, a Torino il 13 e il 17 ottobre.
Alcuni dei luoghi in cui la macchina da scrivere sarà esposta sono la sede dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, l’Università Statale di Milano, l’Università degli Studi di Torino e la Festa del cinema di Roma.
Partecipano alle tappe dell’iniziativa Articolo 21, gli ordini regionali e l’associazione Amici di Roberto Morrione e il Premio Morrione.
Il ricordo speciale de Lavialibera è stato dedicato a Siani.
«Giancarlo era così: allegro, felice, innamorato della vita, amava lo sport e lo praticava. La sua Mehari, una jeep scoperta, di un vivace colore verde, lo rappresenta alla perfezione. L’auto di plastica di un giornalista senza protezioni, che raccontava da un territorio difficile gli affari dei clan (…). Voleva solo fare il giornalista».
Paolo Siani – Fratello di Giancarlo
Leggi l’articolo completo scritto da Paolo Siani disponibile qui.
Nella foto l’incontro a Fondi. Fonte Articolo 21.org