La preghiera di perdono per i peccati

Un giorno una parola – commento a Salmo 79, 9

 

Soccorrici, o Dio della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome; liberaci, e perdona i nostri peccati, per amor del tuo nome

Salmo 79, 9

 

Nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti

Luca 24, 47


 Il Salmo 79 non è un testo facile, è pieno di angoscia e dolore e cerca i colpevoli della situazione disperata del popolo in esilio, chiamando – sembra – pure Dio a rispondere della loro situazione. A noi può sembrare stravagante che si chieda a Dio di “liberarci dai nostri peccati per amore del suo Nome”. La richiesta del salmista sembra paradossale: Dio deve compiere un’azione di perdono dei nostri peccati, malgrado noi restiamo peccatori, per amore del suo carattere e perché la sua volontà salvifica emerga in mezzo al disastro che noi stessi abbiamo provocato. In questo modo si fonda teologicamente l’unica ragione per cui possiamo sperare il perdono divino e la salvezza, queste provengono dall’amore divino e non dai nostri meriti, sono conseguenza della sua grazia e non derivano dai nostri sacrifici o buone opere. Rivela questa preghiera il carattere di Dio irreversibile, egli è amore e per questo è pronto a perdonare e a cancellare i nostri peccati; allo stesso tempo si rimanda teologicamente alla volontà di Dio la ragione stessa del perdono dei peccati e la salvezza.

 

La preghiera di perdono per i peccati in questo testo racchiude la convinzione che il soccorso divino giunge quando riconosciamo che il perdono ha come sorgente l’amore e la destinazione del perdono ci riguarda nel senso che ora, proprio per amore del suo Nome, noi dobbiamo vivere nutriti dal perdono per vivere vite sante che rendano gloria a Dio e al suo Nome. Il perdono divino non fa di noi dei “giusti”, rimaniamo peccatori, ma giustificati per l’opera della grazia che Dio compie a nostro favore e “per amore del suo Nome”. Il perdono cancella il dolore della disobbedienza e dovrebbe allineare la nostra volontà alla volontà di Dio.

 

Il perdono trasforma la mente e il cuore in modo radicale per condurci al processo che chiamiamo salvezza e santificazione. Deve far scattare in noi il processo di imparare a nostra volta a perdonare “i nostri nemici, così come siamo stati perdonati”. Ogni volta che mi confronto con questo Salmo (uno dei Salmi che si recitano più spesso davanti al Muro delle lamentazioni), ricordo il Padre nostro insegnato da Gesù ai suoi discepoli. Il vero soccorro che viene dal Signore è riorientare la nostra vita dall’abisso del nostro egoismo egocentrico per rivolgerci a Dio e all’amore verso ogni altro essere umano che condivide con noi l’esistenza. Amen.