Voci dal Grand Kiff

Esperienze, emozioni e incontri raccontati da alcuni dei ragazzi e ragazze che hanno partecipato al raduno internazionale che si è svolto a fine luglio a La Force, in Dordogna

 

«Respira, spera. Ricevere la sua pace per agire con speranza» è stato il titolo della quinta edizione del Grand Kiff, il raduno quadriennale per giovani organizzato dalla Chiesa protestante unita di Francia, che si è tenuto dal 25 al 29 luglio a La Force in Dordogna. Circa seicento ragazzi e ragazze tra i 14 e i 20 anni, tra cui anche una quarantina di giovani provenienti dall’Italia, hanno partecipato all’evento e riflettuto sul tema della Parola di Dio come speranza credibile offerta a un mondo sempre più dilaniato da conflitti, percorso da fratture sociali e dominato dall’individualismo. In questa pagina riportiamo alcune brevi restituzioni dei ragazzi italiani sull’esperienza condivisa.

 

 

L’’esperienza in Francia è stata molto bella, ho incontrato tante nuove persone. Sono una persona molto timida e a volte riservata, ma non so perché sono riuscita a parlare e a sbloccarmi con tutto il mio gruppo dell’Italia. Non conoscevo nessuno ma alla fine sono riuscita a fare amicizia con tutti. Ho la fortuna di sapere un po’ il francese, e questo mi ha aiutato anche a fare amicizia con alcuni giovani francesi. L’atmosfera nel campo era bellissima, mi piacevano la musica e le attività che facevamo i pomeriggi. La sera c’era la scelta di poter fare altre attività come giocare a carte o cantare e pregare assieme in una tenda, io sceglievo sempre l’ultima. Se mi chiedessero di rifare questo campo, ci ritornerei subito!

Henriette

 

Respire et espère. Questo è stato il tema di Le Grand Kiff 2025, al quale ho avuto la gioia di partecipare. E devo dire che, in tanti momenti vissuti lì, ho davvero respirato… e sperato. Per me è stata un’esperienza unica. Non avevo mai partecipato prima a un campo, e questa prima volta è stata tanto formativa quanto ricca di grazia. Ho avuto l’opportunità di conoscere persone provenienti da diversi luoghi e paesi, e questo ha reso l’esperienza ancora più arricchente. Anche le attività proposte durante il campo mi hanno colpito: varie, coinvolgenti e significative. Ringrazio il Signore per ogni attimo vissuto, per le nuove amicizie e per l’accoglienza ricevuta. Il Dio della speranza ci ha riempiti di ogni gioia e di ogni pace nella fede.

Emanuel Jesús García

 

La sensibilità, la cura, la disponibilità che in ogni momento hanno accompagnato le nostre responsabili e i nostri responsabili sono state la vera dimostrazione del Grande Amore. Sono stati cinque giorni molto intensi che ci hanno messo alla prova, sia per la lingua sia per il viaggio e le condizioni di alloggio, ma posso dire che ne è assolutamente valsa la pena!

D.

 

Al Grand Kiff, ho fatto la mia prima esperienza di campeggio. Montare le tende è stato stancante ma alla fine soddisfacente. Al Grand Kiff abbiamo cantato, giocato, ma anche riflettuto sulla Parola del nostro Signore. Ho conosciuto non solo persone di altre nazionalità, francesi, portoghesi, ma ho conosciuto altri ragazzi italiani, con cui mi sono divertita molto. In breve, è stata un’esperienza bella, anche se ho scoperto che il campeggio non fa per me. È una esperienza che raccomando.

Nancy

 

Esperienza divertente, ottime dormite e bel posto. Viaggiare in Francia può sembrare lungo e faticoso però il paesaggio nel viaggio e i pensieri sono abbastanza per rilassarsi, senza parlare della musica! Nonostante le varie fatiche della vita in campo si riescono a vivere in maniera gradevole e rilassanti scoprendo anche la possibilità di godersi la natura.

P.

 

Mi porto nel cuore tutte le nuove persone che ho conosciuto e approfondito, aspettando di poterle incontrare presto. Sono profondamente grata per l’opportunità che ho avuto di partecipare e di aver potuto assistere all’esempio di grande fede della responsabile del gruppo.

Elin

 

Sono molto grata di aver potuto partecipare al Grand Kiff. Inizialmente ero spaventata e preoccupata sia per il campeggio sia per il fatto che non conoscevo molte persone ma alla fine mi sono divertita veramente un sacco. Mi sono sentita subito inclusa nel gruppo e ho fatto amicizia in fretta, credo sia una delle poche volte nella mia vita in cui sono riuscita a parlare un po’ con tutti e ne sono molto contenta. Questo campo mi ha permesso inoltre di cimentarmi con l’inglese e con il francese, riuscendo a parlare con persone di nazionalità diversa dalla mia e permettendomi di conoscere nuove culture. Concludo ringraziando Valerie, tutta la staff e i miei compagni di viaggio per avermi fatto passare cinque giorni in pace e divertimento.

Noemi

 

Sono molto contento di aver partecipato al Grand Kiff che mi ha fatto conoscere tante belle persone e ha cambiato il mio modo di osservare certe cose; sono stato veramente bene e spero che ciò che ho imparato possa aiutarmi in futuro.

Gabriele

 

È stata un’esperienza fuori dalla mia quotidianità. Dal montaggio delle tende agli esaurimenti per il lungo viaggio; dal piacere di scambiare una chiacchiera amichevole alla noia per chi non ha una parola di inglese nel suo dizionario. Problemi ce ne sono stati, è innegabile: furti, litigi, scarsa igiene… ma a confronto coi pregi, questi difetti risultano insignificanti. Alla fine del Grand Kiff mi restano: competenze pratiche, amici internazionali e la magia delle lunghe chiacchiere sotto un cielo stellato di luglio. Grazie a tutto lo staff.

Luigi

 

Da questo campeggio mi aspettavo il peggio. Essendo il mio primissimo non è stata una passeggiata. Nonostante ciò, ho vissuto momenti forti e indimenticabili. Le stelle la notte erano stupende. Le canzoncine pure. Un’ insettofobica in campeggio.

V.

 

Per essere la mia prima esperienza in un campeggio mi è piaciuta molto e devo dire che è stato un momento di condivisione per tutti. L’ultimo giorno è quello che mi ha segnato di più perché abbiamo ballato insieme ad altre persone di altri gruppi e instaurato nuove amicizie. Una cosa che mi ricorderò sarà: “Respire, Espère”

O.

 

Ho conosciuto molti insetti interessanti. C’era anche un ragno giallo grande quanto una mano, alcuni scarabei ma soprattutto “Gigetto”, praticamente una specie di drago bruschetta simpaticissimo, grande mezzo pollice; la cosa più simpatica di Gigetto è che usava la coda come amo di appiglio e ogni tanto se la puliva raggomitolandosi come un gatto: gli insetti francesi sono molto simpatici!

G.

 

Un evento fuori dagli schemi, che individualmente non sarei riuscita a vivere. Condividere emozioni, a partire dal lungo viaggio, è stata un’esperienza unica e irripetibile. Ringrazio tutti e tutte per la realizzazione di questo incredibile progetto.

Sofia