
La salvezza conclusiva di Dio
Un giorno una parola – commento a Salmo 145, 13 e Apocalisse 5, 13
Il tuo regno è un regno eterno e il tuo dominio dura per ogni età
Salmo 145, 13
E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli»
Apocalisse 5, 13
Il Salmo 145 è un canto di lode di Davide dedicato a Dio, Padre di ogni misericordia.
In Apocalisse 5 troviamo il discendente di Davide, Gesù, l’Agnello immolato, che è l’unico degno di condurre le nazioni e i popoli alla conversione. L’Agnello soltanto è in grado di avviare la salvezza conclusiva, superando ogni barriera e vincendo gli avversari del bene.
Ricordiamo le parole di Giovanni 1, 29: Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse:
«Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!».
La lode del Salmo e la rivelazione in Apocalisse della giustizia nella grazia rappresentano con intima armonia il cuore della manifestazione di Dio. I due testi sono all’interno di una appassionata narrazione del potere di salvezza di Dio. Anche se a volte il linguaggio dell’Apocalisse ci appare violento, occorre ricordare che esso esprime i sentimenti di una Chiesa nella tempesta della prova.
Non ci può sfuggire, quindi, che l’immagine dominante nel messaggio è l’Agnello immolato, perché da lui vengono la salvezza e ogni eterna beatitudine. Il potere di questo mondo ha limiti ben precisi, all’interno del nostro breve tempo. Il potere del male finirà, il suo destino è segnato dall’opera dell’Agnello. Il tempo del bene e dell’amore di Dio si proietta invece su uno spazio incommensurabile, che nel Salmo dura per ogni età e in Apocalisse nei secoli dei secoli.
In Apocalisse la lode è espressa nella dimensione corale/universale da tutto il creato.
Non ci sono né primi né ultimi, non esiste una gerarchia di potere, ma solo una gioiosa comunità che loda felice Dio e Gesù risorto. Tutto è avvolto dalla felicità della pace di Dio (Shalom), che è segno di una libera e gratuita gioia donata. Amen.