Donne evangeliche. Alcune iniziative intorno all’otto marzo

Religioni e società a confronto con l’universo femminile negli appuntamenti organizzati dalla Federazione delle donne evangeliche in Italia

 

In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, la Fdei, Federazione delle donne evangeliche in Italia promuove tre eventi per rimarcare l’urgenza di una reale parità di diritti nei vari ambiti del vivere, in primis quello religioso. Si parte, infatti, domenica 2 marzo alle 17 nell’Aula Magna della Facoltà valdese di Teologia a Roma con la presentazione della pubblicazione Donne e Religioni in Italia. Itinerari di ricerca a cura di Alberta Giorgi e Stefania Palmisano che si focalizza sull’evoluzione del ruolo delle donne nelle religioni in Italia. Organizzata insieme a Rete italiana donne di fede di Religions for Peace, sarà occasione per indagare gli intrecci tra religione e questioni di genere, le disuguaglianze di genere che ancora permangono, nonché i profondi cambiamenti in corso. Partendo dal caso italiano, si allargherà lo sguardo alle tematiche globali che investono la questione. 

 

Dall’ambito religioso, con il secondo evento si passa allo sviluppo giuridico e sociale dell’impegno femminile negli anni ’60-’90 per la parità di diritti. Il 6 marzo alle 17,30 alla Casa Internazionale delle Donne a Roma, luogo fortemente simbolico per le lotte femminili di quegli anni, sarà presentato il volume Le ragazze che volevano cambiare il mondo di Doriana Giudici, a cura di Piera Egidi. L’autrice, ex sindacalista e presidente della Fdei dal 1989 al 1998, ripercorre le tappe di questa lotta anche attraverso la sua esperienza in ambito politico e di fede. Giudici non vuole lasciarci una sorta di testamento dell’impegno che fu, bensì coinvolgere le donne e gli uomini di oggi in questo percorso verso la parità reale che ha ancora molte tappe da percorrere. L’incontro non si limiterà a presentare il volume, ma sarà occasione per mettersi in dialogo con l’autrice attraverso la lettura critica della sua opera da parte di tre voci differenti per storia e ruolo, tutte impegnate nella lotta di emancipazione delle donne.

 

Per concludere, dal 7 al 10 marzo, sempre alla Casa Internazionale delle Donne, sarà esposta la mostra fotografica La Versione di Eva che, attraverso scatti d’autore, vuole celebrare diversità, creatività e forza di tutte le voci e di tutti i volti – circa 150 tra donne e qualche uomo – che avranno preso parte alle sessioni fotografiche dando vita a una pluralità di visioni, esperienze e messaggi per un racconto corale che vuole evidenziare il diritto di esprimersi liberamente. La mostra è stata costruita insieme a «CaraDonna Collective» non solo al fine di valorizzare le storie, i pensieri e le emozioni di chi ha voluto esprimersi attraverso un messaggio “dipinto” sul proprio corpo, ma pure di interloquire con chi verrà a vedere gli scatti con riflessioni anche sul modo in cui lo sguardo si pone dinanzi la corporeità femminile e maschile nelle sue molteplici espressioni.

 

Foto dal sito postoccupato.org