Résister. Cucine con vista

Un’altra nuova rubrica di Riforma, dedicata alle donne che resistono

 

«Prigione femminile dal 1730, la Torre di Costanza in Francia ospitò 88 donne colpevoli di non voler abbandonare la fede protestante. Marie Durand, incarcerata nella Torre per 38 anni, incise o fece incidere la parola résister, resistere».

 

Divieto di aprire le finestre sul cortile. Il regime dei talebani che governa l’Afghanistan dal 2021, il 28 dicembre scorso ha emesso un decreto che proibisce di costruire palazzi con finestre che si affaccino sulle stanze dove lavorano le donne, come le cucine o le corti, «per non indurre in atti impuri» chi guarda. Una disposizione che non riguarda soltanto i nuovi edifici ma anche quelli già esistenti, dove gli abitanti dovranno industriarsi a rendere invisibili ad occhi esterni i già così ristretti spazi femminili. Donne che sembrano esistere al solo scopo riproduttivo e come manodopera gratuita per un regime talmente ossessionato dal loro corpo dal doverne regolare la sottomissione con una fantasia perversa apparentemente illimitata.

 

Denunciare le ingiustizie altrui dovrebbe – fatte le dovute proporzioni – indurci a guardare anche nel nostro, di cortile. Il pensiero mi è quindi andato alle cucine di casa nostra, che sono ancora oggi perlopiù appannaggio delle donne, così come la cura della famiglia e della casa. L’Italia si impoverisce, il lavoro diminuisce e a farne le spese sono soprattutto le donne, perché meno pagate degli uomini. Lo dicono i dati: l’Italia si colloca tra i Paesi con il tasso di occupazione femminile più basso dell’Unione Europea, pari al 55%, una percentuale decisamente inferiore alla media europea del 69.3% (Eurostat 2022). È una storia vecchia, e sempre più allarmante. Basta uno sguardo alle chat delle mamme per rendersi conto che da nord a sud gli argomenti sono sempre quelli: la famiglia, la salute, cosa cucinare, quali prodotti usare per pulire la casa. I mariti, quando va bene, «aiutano». 

 

Di politica non si parla, il mondo sembra tornato piccolissimo, come negli anni ’50, solo che ora invece di incontrarsi al mercato ci si manda con Whatsapp le foto della tavola apparecchiata. C’è intelligenza e competenza, spesso ci sono alle spalle anni di studio, ma per troppe donne l’orizzonte è rimasto racchiuso in una finestra sulla cucina.