L’amore fraterno
Un giorno una parola – commento a Ebrei 10, 24
Giacobbe disse a Giuseppe: «Va’ a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se tutto procede bene con il gregge»
Genesi 37, 14
Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere Ebrei 10, 24
«Sono forse il guardiano di mio fratello?» (Gen. 4, 9b). Questa fu la risposta insolente che Caino diede al Signore che lo interpellava dopo aver tolto la vita ad Abele. Per questo cadde sotto la maledizione dell’Eterno, una maledizione che derivava dalla mancanza assoluta di amore dimostrata da Caino. La mancanza d’amore produce morte. L’amore produce la vita.
Nella I Tessalonicesi, Paolo ci spinge verso una vita d’amore: «Quanto all’amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri».
Esercitando l’amore fraterno, facciamo fare un passo indietro rispetto ai nostri interessi, per far posto al benessere dell’altro. Ogni volta che non siamo mossi dall’Amore, divoriamo noi stessi e gli altri.
Figli e figlie di un Padre d’Amore, creati a sua immagine, il nostro modus vivendi deve necessariamente essere connotato di comunione, condivisione, proteggendo noi stessi e gli altri dalle tempeste quotidiane della vita.
Vivendo in comunione con lo Spirito, lo Stesso ci abiliterà ad agire nella giusta direzione: la direzione dell’amore per Dio e per gli altri (Mc 12, 30-31 e par).
Se, come si dice: “A Natale siamo tutti più buoni”, festeggiamo il Natale dell’Amore ogni giorno nella nostra vita.
Sarà questo il più bel regalo di Natale che potremo fare innanzitutto a noi stessi. Amen.