In Germania il premio “La rosa di Lutero” all’ex pastore e presidente della Repubblica Joachim Gauck


L’importante riconoscimento per il lungo impegno per la Pace e il dialogo. Fu con Napolitano a Sant’Anna di Stazzema

 

Sabato sera 7 dicembre a Erfurt in Germania l’ex presidente federale Joachim Gauck è stato insignito della Rosa di Lutero, premio organizzato dalla Fondazione internazionale Martin Lutero. L’84enne Gauck «si è impegnato in modo esemplare con la sua vita e la sua attività professionale nella tradizione della Riforma di libertà e responsabilità per il bene comune» ha spiegato il presidente della fondazione Ulrich Born.

 

«Gauck costituisce un esempio di coraggio morale, fermezza e apprezzamento delle controparti umane sulla base di una solida visione cristiana dell’umanità» ha proseguito Born. 

 

Nel suo discorso di elogio, il vescovo della Chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo-Slesia dell’Alta Lusazia, Christian Stäblein, ha affermato che per Gauck «il coraggio è un tratto caratteriale nel senso luterano. In Gauck si fondono tante cose: la libertà, l’amore, la fede, il teologo, il presidente federale e il capo dell’agenzia che investigò sulle operazioni messe in atto dalla Stasi , la polizia segreta della Germania orientale.

 

Stäblein ha ricordato il politico Gauck, che spesso è stato in anticipo sui tempi. Ha fatto riferimento alla decisa condanna di Gauck dell’attacco russo all’Ucraina nel 2014 e al riferimento un anno dopo alle limitate opzioni in materia di accoglienza dei rifugiati.

Nel suo discorso di premiazione, Gauck ha spiegato che la Rosa di Lutero è un simbolo di fede e allo stesso tempo un invito a riflettere sui pilastri fondamentali dell’agire umano. «Ci ricorda che fede e ragione, speranza e responsabilità sono indissolubilmente legate».

 

Il 10 novembre 2007 è stata fondata a Wittenberg la Fondazione Internazionale Martin Lutero. Ha sede nella città di Eisenach a Wartburg e il suo ufficio è nel monastero evangelico agostiniano di Erfurt.

 

La fondazione assegna ogni anno la Rosa Luther dal 2008. Tra i precedenti vincitori figurano la commissaria europea Margrethe Vestager e l’ex presidente del consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), l’ex vescovo di Berlino Wolfgang Huber.

 

Joachim Gauck nella sua prima vita, quella che si è sviluppata negli anni post secondo conflitto mondiale fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989, è stato infatti un pastore protestante, che ha svolto il suo ministero nelle terre in cui era nato, la Ddr, la Germania dell’Est comunista. Controllato assiduamente dalla polizia politica, la famigerata Stasi, che lo classificò come “incorreggibile anti-comunista” svolse il suo ministero nella Chiesa evangelica luterana della regione Meclemburgo-Pomerania, fra mille peripezie, diventando uno dei punti di riferimento del movimento non violento che sarà fra i motori delle manifestazioni dell’autunno dell’89, prima di diventare fra i leader del “New forum”, il movimento democratico che verrà chiamato, insieme ad altri, a gestire la difficile fase transitoria che sfocerà nell’unificazione tedesca.

 

Comparato spesso dalla stampa internazionale a figure giganti del pacifismo mondiale del secolo scorso, da Mandela a Walesa, per il ruolo di primo piano svolto oltre cortina nel creare e incanalare in forme non violente le proteste e le tensioni della fine degli anni’80, nel 2012 viene eletto presidente della Repubblica con una larga maggioranza trasversale.

 

In Italia restano negli occhi le immagini della visita nel marzo del 2013 a Sant’Anna di Stazzema, insieme a Giorgio Napolitano giunto al termine del suo mandato. Il lungo e commovente abbraccio fra i due presidenti, sul luogo di una delle più efferate stragi nazifasciste, ha chiuso in qualche maniera una lunga stagione di incomprensioni e riavvicinamenti in seno all’Europa. A livello planetario fece scalpore la scelta di non presenziare alla cerimonia inaugurale dei giochi olimpici invernali di Sochi in Russia nel 2014, per protesta contro le violazioni dei diritti umani e delle minoranze nella nazione guidata da Vladimir Putin.