Corridoi lavorativi: concluso il corso di italiano tenuto dalla Diaconia Valdese in Uganda

Prosegue il progetto pilota ReadyForIT per offrire opportunità lavorative in Italia nel settore delle tecnologie

 

Si è appena concluso il corso di lingua e cultura italiana gestito dalla Diaconia Valdese nell’ambito del progetto pilota Corridoi Lavorativi ReadyForIT (ve li avevamo presentati qui) portato avanti da UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati assieme a numerosi altri partner con l’obiettivo di offrire a persone rifugiate opportunità di lavoro nel settore delle tecnologie in Italia.


Grande l’interesse delle e dei 25 partecipanti, sia al corso intensivo on line che alla settimana in presenza, presso a Kampala in #Uganda.


«È stata una grandissima emozione incontrare in presenza i corsisti con i quali abbiamo lavorato on line per settimane – racconta Erica Scognamiglio, insegnante della Diaconia Valdese. Dire che l’accoglienza in classe è stata calorosa è poco e la vibrante motivazione ed emozione dei partecipanti è stata davvero coinvolgente. Il corso può dirsi un enorme successo. Sono sicura che le loro competenze personali e professionali, unite ad una diversa visione del mondo e alle nuove abilità linguistiche acquisite nel corso delle lezioni porteranno un valore aggiunto alle aziende presso le quali lavoreranno».

  
Terminato anche il percorso di formazione in sviluppo software JAVA e SQL.


I corridoi lavorativi per rifugiati sono un’opportunità concreta di arrivare in Italia in sicurezza con un visto per lavoro e di mettere a frutto le competenze e le esperienze professionali già acquisite, aprendo la strada per un nuovo inizio.
L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo a sviluppare corridoi lavorativi per rifugiati, dimostrando che la sinergia tra attori pubblici e privati può avere un impatto concreto sull’inclusione delle persone rifugiate.


Il progetto dei Corridoi Lavorativi per Rifugiati è ideato da Fondazione Italiana Accenture ETS e guidato da UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati, insieme a Diaconia Valdese, Talent Beyond Boundaries, Pathway International, Unione Industriali Torino, con il contributo di Reale Foundation e Fondazione Conad ETS, in collaborazione con Develhope, Refactory Academy, FCA Finn Church Aid.


Le aziende che assumeranno i partecipanti includono Accenture in Italia, Aubay, Bthinking – Digital Advisory, Gruppo SCAI, Consulenza Aziendale Informatica, OverIT – Field Service Management, Reale Group e Valuetech Group.

 

I “Corridoi lavorativi” sono riservati a persone che vivono nei campi profughi  e che sono in cerca di un impiego. 

Il protocollo riguarda persone che verranno formate sia da un punto di vista professionale che di apprendimento della lingua italiana, per poi giungere in sicurezza in Italia con la garanzia di un posto di lavoro e di un alloggio.

Il protocollo, mutuato da un esempio simile operativo da alcuni anni in Canada, consentirà da un lato alle aziende italiane, in enorme sofferenza di lavoratori, di reperire forza lavoro formata e professionale, e a donne e uomini in fuga dal loro Paese, con titoli di studio di vario livello, di poter giungere in Italia ed iniziare immediatamente a lavorare.

Questa procedura è indipendente dai numeri di ingressi stabiliti ogni anno dai decreti flussi governativi, ed è anche svincolata dai vari “click day” o dalle finestre temporali. In sostanza una volta frequentati i corsi e superato un test attitudinale sulla lingua e sulla mansione preposta, l’arrivo in Italia può avvenire immediatamente.