Da Lione al Castagneto.. alla Calabria

La festa valdese del 15 agosto

 

La “festa del 15” non poteva che essere sugli 850 anni del movimento valdese. Il sermone a due voci della pastora Letizia Tomassone e del pastore William Jourdan (la liturgia è stata condotta da due membri della chiesa di Luserna, Paola Cesano e Luca Manfren) ha infatti messo in parallelo l’episodio biblico (Atti 5, 17-32) e l’origine del valdismo, ma anche la stretta attualità, con parole chiave quali obbedienza a Dio / disobbedienza agli uomini, coerenza, testimonianza (in particolare delle donne e degli ultimi), critica ai poteri e alle leggi ingiuste, misericordia contro vendetta: parole e azioni “per” e non “contro”. 

“Resistenza” è stato un tema dominante della giornata, a partire da quella alla pioggia, che ha imperversato per tutta la mattina, senza scoraggiare i partecipanti al culto, poi premiati da uno splendido sole.

 

Nel pomeriggio, la commissione per gli 850 anni ha proposto sette “flash” su altrettanti temi. Anche qui storia e attualità si sono intrecciate, ricordandoci che non eravamo lì tanto per celebrare il passato quanto per ragionare sul presente. Si è parlato di chiese di minoranza in una rete europea (Gianni Genre, presidente della Cepple), di diaconia come predicazione e risposta a bisogni concreti (Karola Stobäus, diacona), di gestione del territorio e delle acque, conciliando interessi in contrasto (Luca Bonjour, sindaco di Villar Pellice). 

 

Il tema del lavorare insieme, del rispondere ai bisogni è tornato parlando dei servizi sociali del Pinerolese (Monique Jourdan, direttrice Ciss) e in particolare dell’accoglienza diffusa dei migranti. Si è parlato di Agape, progetto ambizioso, sempre in divenire, che ha superato tante frontiere (Davide Rostan, pastore), e si è tornato a parlare di Resistenza rievocando la vicenda consumatasi poco distante, con l’uccisione di Willy Jervis ottant’anni fa esatti (Federico Jahier, autore di libri sul tema). Il tema della memoria individuale e collettiva, della “storia vissuta” come patrimonio, della trasmissione intragenerazionale, ha collegato vari interventi, fino a quello conclusivo che ci ha ricordato che i cambiamenti partono sempre da poche persone (Bruna Peyrot, storica).

 

Il Castagneto e i Trombettieri

La consueta giornata di festa delle chiese valdesi del I Distretto, quest’anno si è tenuta nella cornice del Centro «Il Castagneto» di Villar Pellice. Nato nel 1957, in collegamento con la Chiesa valdese, per ospitare incontri ecumenici internazionali, si è sempre caratterizzato come luogo di incontro e fraternità per gruppi, chiese, oltre che famiglie, e un punto di riferimento per i turisti, soprattutto dalla Germania.

Nello stesso anno, nasceva il gruppo dei trombettieri della Val Pellice, gemellati con quelli del Baden (i primi ottoni furono donati proprio da questi ultimi). I due gruppi hanno accompagnato il canto durante il culto ed eseguito gli “stacchi musicali” del pomeriggio in un modo originale, che ha divertito i presenti: per “costringere” i relatori a restare nei tempi concordati, “attaccavano” le prime note del brano non appena questi sforavano…

 

 

Festa anche in Calabria

Le chiese valdesi del I Distretto non sono state le uniche a incontrarsi per una giornata di festa nella più classica delle giornate estive, Ferragosto.

In Calabria, al Centro evangelico «Bethel» (villaggio Racise), Sila Piccola, si è tenuta la giornata comunitaria con rappresentanti delle chiese evangeliche calabresi, il culto con Santa Cena presieduto da Giuseppina Bagnato (pastora della chiesa valdese di Catanzaro e Vincolise e della chiesa valdese di Dipignano dallo scorso 1° luglio), che ha ricordato, tra l’altro, il pastore e teologo Paolo Ricca, recentemente scomparso.

La giornata è proseguita con il pranzo comunitario nella bella cornice della struttura, circondata da boschi di conifere.