Segretariato attività ecumeniche: apre domenica 28 luglio la 60° sessione

Titolo di questa edizione di Formazione Ecumenica: “Una terra da abitare e custodire”

 

Apre domenica prossima presso il Monastero di Camaldoli la 60^ Sessione di Formazione Ecumenica promossa dal Segretariato attività ecumeniche (SAE). Titolo di questa edizione: “Una terra da abitare e custodire”. Il versetto che accompagna i lavori è tratto dal libro della Genesi al capitolo 2, versetto 15: “Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.

 

Come ogni anno, sono molte le presenze anche dal mondo protestante, in queste giornate che riuniscono avventisti, battisti, cattolici, metodisti, ortodossi, pentecostali, valdesi, insieme ad alcuni credenti delle altre religioni monoteistiche e delle religioni orientali.

 

I lavori saranno aperti dalla presidente del SAE, la valdese Erica Sfredda. Fra le voci evangeliche, anche quelle della pastora battista Cristina Arcidiacono, della pastora e teologa valdese Letizia Tomassone, del teologo avventista Hanz Gutierrez e molti altri.

 

Qui di seguito pubblichiamo il comunicato stampa di lancio dell’iniziativa.


Inizia domenica 28 luglio con l’accoglienza dei partecipanti la 60a sessione di formazione ecumenica del Sae (Segretariato attività ecumeniche-a.p.s.) che proseguirà fino al 3 agosto al Monastero di Camaldoli (Arezzo). La Comunità monastica ospita nella foresteria un vasto gruppo di cristiane e cristiani di diversa denominazione (avventisti, battisti, cattolici, metodisti, ortodossi, pentecostali, valdesi) insieme ad alcuni credenti delle altre religioni monoteistiche e delle religioni orientali. Il tema della sessione “Una terra da abitare e custodire” prende spunto dal versetto di Genesi 2,15: “Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.

 

I lavori si svolgeranno attraverso panel, tavole rotonde e laboratori. Il tono delle giornate, che ai aprono con preghiere e meditazioni bibliche e si chiudono con liturgie ecumeniche e confessionali, è quello del dialogo, dell’amicizia e della condivisione. Non mancheranno momenti conviviali e di relax in cui godere delle bellezze naturali e artistiche della foresta casentinese nella quale il Monastero è immerso.

 

Interverranno esponenti delle diverse chiese, teologhe e teologi, esperti di economia, ecologia e sostenibilità, il direttore scientifico di Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini, i direttori dell’ufficio nazionale Ecumenismo e dialogo interreligioso e dell’ufficio nazionale Problemi sociali e del lavoro della CEI, don Giuliano Savina e don Bruno Bignami; il vescovo della diocesi di Verona Domenico Pompili e il vescovo della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia Athenagoras Fasiolo.

 

Non ci saranno però solo voci cristiane. Il SAE, associazione interconfessionale di laiche e laici per l’ecumenismo e il dialogo a partire dal dialogo con l’ebraismo, avrà fra i relatori e le relatrici anche Sandro Ventura della Comunità Shir Hadash di Firenze, affiliata alla Federazione italiana per l’ebraismo progressivo (Fiep), e Sarah Kaminski, del Gruppo studi ebraici di Torino. Il confronto sul tema della sessione è aperto anche con l’Islam, con la partecipazione del teologo musulmano Adnane Mokrani, e con le religioni orientali attraverso la partecipazione di Elena Seishin Viviani, vice presidente dell’Unione buddhista italiana, e Jaya Murthy, induista bramina.

Introdurrà la sessione la presidente del SAE, Erica Sfredda che trarrà anche le conclusioni a fianco di Simone Morandini, del Comitato esecutivo dell’associazione, che interverrà anche in un panel teologico-biblico con Athenagoras Fasiolo. Un gruppo interconfessionale animerà la preghiera e la liturgia e inviterà i partecipanti a partecipare al piccolo coro della sessione. Offriranno il loro apporto allo svolgimento dei lavori il priore di Camaldoli, Matteo Ferrari, e il monaco Claudio Ubaldo Cortoni, attraverso un incontro sul tema “Camaldoli: spiritualità e foresta”.

 

I laboratori e i panel saranno animati da voci ortodosse – Simona Paula Dobrescu, Vladimir Laiba, Sergio Mainoldi, Gheorge Verzea e Vladimir Zelinsky -, evangeliche – Alessandro Andreotti, Cristina Arcidiacono, Claudio Garrone, Hanz Gutierrez, Manuela Lops, Maria Paola Rimoldi, Dorothee Mack, Davide Romano, Erica Sfredda, Debora Spini, Letizia Tomassone, Fabio Traversari, Gesine Traversari – e cattoliche – Andrea Bigalli, Marco Campedelli, Augusto Loni, Gloria Mari, Marco Marchetti, Elena Massimi, Brunetto Salvarani, Piero Stefani.

 

 

 

 

 

 

Foto di Laura Caffagnini