Minacciato il progetto di pace “Tenda delle nazioni” in Cisgiordania

Il motto della fattoria “Ci rifiutiamo di essere nemici” è diventato simbolo di un’integrazione possibile. Ora minacciata ancora una volta dalle forze politiche e militari israeliane

 

 

La vescova della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), Petra Bosse-Huber, chiede sostegno per il minacciato progetto di pace “Tenda delle nazioni” in Cisgiordania.

 

Nel marzo 2024 è iniziata la costruzione di una strada israeliana sul terreno, che da 100 anni è documentato come proprietà della famiglia cristiana luterana dei Nassar, ha spiegato Bosse-Huber. Il progetto di pace “Tenda delle Nazioni” è un progetto di riconciliazione. L’iniziativa ha resistito per decenni a tentativi di esproprio.

 

La famiglia Nasser ha fatto della sua fattoria vicino a Betlemme un luogo d’incontro tra gente del posto e ospiti provenienti da tutto il mondo. Il loro motto “Ci rifiutiamo di essere nemici” ha un fascino particolare, soprattutto in questi tempi bui, e non solo in Terra Santa ed è da decenni non soltanto un simbolo, ma un concretissimo esempio di volontà di coesistenza pacifica.

 

L’accesso alla Tenda delle Nazioni è diventato più difficile negli ultimi due mesi; altri due blocchi stradali di terra e grosse pietre sono stati posti sulla strada per la fattoria. L’obiettivo è chiaramente quello di rendere più scomodo per i visitatori internazionali arrivare all’azienda agricola. 

 

La famiglia possiede la terra da 100 anni. Nel 1916, il nonno dell’attuale proprietario Daoud Nassar acquistò il vigneto e trasferì la famiglia sulla collina per coltivare la terra. Nel 1916, l’Impero Ottomano governava ancora in quella che oggi è la Palestina. Così Nassar fece registrare la sua terra e ricevette in cambio un atto.

 

Anche sotto il dominio britannico, giordano e infine israeliano, i Nassar fecero registrare ripetutamente le loro proprietà. Nel 1991 lo Stato d’Israele ha dichiarato di proprietà pubblica il terreno su cui sorge il vigneto. A quel punto la famiglia riuscì a dimostrare di essere la legittima proprietaria della proprietà di 42 ettari. Il caso Nassar è pendente davanti alla Corte Suprema israeliana da oltre 30 anni. Finora nessuna decisione. La “Tenda delle Nazioni” è ripetutamente bersaglio di attacchi.

 

Il progetto di pace “Tenda delle Nazioni” in Cisgiordania è un progetto di riconciliazione. L’iniziativa di pace ha resistito per decenni ai tentativi di esproprio. Nel marzo 2024 è iniziata la costruzione di una strada israeliana nella proprietà. La vescova Bosse-Huber, sorta di ministra degli esteri della Chiesa evangelici tedesca, si dice costernata da questi sviluppi: «Gli ultimi 7 mesi successivi allo shock del 7 ottobre e alla conseguente devastazione nella Striscia di Gaza hanno commosso profondamente anche le persone dell’Ekd. Molti hanno cercato di sostenere l’assistenza umanitaria attraverso donazioni, o sono stati coinvolti in preghiere e campagne per la pace.

 

Lo sgomento di molte persone è tanto più grande di fronte alle violente minacce e distruzioni a cui è esposto il progetto di pace “Tenda delle Nazioni” in Cisgiordania. L’imponente impegno decennale per la pace della famiglia Nassar e da parte della nostra chiesa evangelica luterana partner in Giordania e Terra Santa è noto a molte persone in Germania, ma anche in tutto il mondo.

 

 «Nella Ekd sosterremo la “Tenda delle Nazioni” al meglio delle nostre capacità in tutti i modi politici ed ecumenici possibili» ha concluso Bosse-Huber.