Macron rende omaggio alle vittime francesi dell’attacco del 7 ottobre
La Francia prima nazione oltre Israele a rendere ufficialmente omaggio alle vittime dell’attacco di Hamas
La Francia è la prima nazione, oltre ovviamente a Israele, a rendere ufficialmente omaggio alle vittime dell’attacco perpetrato dalle milizie di Hamas lo scorso 7 ottobre.
Lo ha fatto con estrema solennità il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ieri mattina 7 febbraio attraverso una cerimonia a Les Invalides a Parigi, il luogo degli onori militari. La cerimonia ha voluto ricordare i 42 cittadini con passaporto francese morti durante l’attacco.
Macron ha descritto l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele come il «più grande massacro antisemita del nostro secolo».
Erano presenti le famiglie delle vittime, molte delle quali sono state portate in Francia con un volo speciale. Ogni vittima francese era rappresentata alla cerimonia da una fotografia con il suo nome.
In un discorso nel cortile del maestoso memoriale, Macron ha descritto l’attentato del 7 ottobre come una «barbarie alimentata dall’antisemitismo» e ha promesso di non cedere all’«antisemitismo dilagante e disinibito».
«I loro nomi erano Avidan, Valentin o Naomi». Mentre le fotografie dei volti delle 42 vittime francesi dell’attentato del 7 ottobre vengono portate con sé da membri della Guardia repubblicana nella cortile dell’Hôtel des Invalides, Emmanuel Macron cita i nomi e alcuni tratti di queste vite spezzate. «Questi uomini, queste donne, questi bambini erano francesi, ed è il Paese unito che onora la loro memoria. Il cortile degli Invalides è troppo stretto, dichiara il capo dello Stato, perché sono 68 milioni i francesi in lutto».
«Non sono caduti sotto il cielo della Francia, ha affermato il Presidente della Repubblica. Ma venivano dalla Francia. E la Francia la portavano dentro di sé ovunque fossero».
Il Presidente ha inoltre ribadito l’impegno della Francia a lottare «ogni giorno» per la «liberazione» dei tre cittadini francesi ancora presunti ostaggi a Gaza. «Le loro sedie vuote sono qui»indicando gli scranni lasciati volutamente vuote a simboleggiare assenze da colmare.
Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell’ambasciata israeliana a Parigi.
«Non posso nascondere la mia emozione. Mi sono scese le lacrime», testimonia sul giornale Libération Michel Serfaty, il rabbino di Ris-Orangis (Essonne). Molto interessato alle relazioni ebraico-musulmane, dice: «Vedere il Presidente della Repubblica portare nella storia della Francia questi bambini che ballavano e cantavano, come al Bataclan, è un evento unico».
L’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre ha provocato la morte di circa 1.160 persone, per lo più civili, secondo i dati ufficiali.
I militanti hanno anche sequestrato circa 250 ostaggi, e Israele afferma che a Gaza ne rimangono 132, di cui almeno 28 che si ritiene siano stati uccisi.
Secondo il ministero della Sanità del territorio governato da Hamas, Israele ha lanciato una massiccia offensiva militare che ha ucciso almeno 27.708 persone a Gaza, per lo più donne e bambini.
C’è stata una controversia sulla cerimonia, con molte famiglie di cittadini francesi morti nell’attacco di Hamas che hanno sottolineato di non voler vedere presenti personaggi del partito di sinistra France Insoumise, accusato di non aver denunciato sufficientemente l’attacco.
Il portavoce presidenziale ha spiegato che, secondo il protocollo, tutti i parlamentari sono stati invitati alla cerimonia e «spetta a ciascuno valutare l’opportunità o meno della loro presenza, dato che le famiglie si sono pronunciate ed hanno espresso forti emozioni».
«È ovvio che dobbiamo la stessa emozione e la stessa dignità alle vittime francesi dei bombardamenti di Gaza, e questo omaggio sarà reso loro in un altro momento», ha proseguito il portavoce.
Non ci sono informazioni ufficiali sul numero di cittadini francesi uccisi all’interno di Gaza.
Tuttavia, il 31 ottobre le autorità hanno annunciato che erano stati uccisi due bambini francesi.
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