La migrazione e le religioni abramitiche

Un appuntamento interreligioso dell’Università ecumenica di Bossey intende riunire giovani provenienti da comunità ebraiche, cristiane e musulmane, per parlare di persone e di fedi in movimento

 

Un appuntamento interreligioso intende riunire giovani provenienti da comunità ebraiche, cristiane e musulmane, per parlare di persone e di fedi in movimento.

«La migrazione nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’Islam» è il tema scelto per quello che sarà un duplice corso promosso dall’Università di Bossey (Ginevra) e dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e che si svolgerà online dall’8 al 26 luglio e a livello residenziale dal 29 luglio al 16 agosto. 

Il corso di dialogo interreligioso, si legge su sito del Cec, «intende stimolare la comprensione tra studenti delle religioni abramitiche sul tema delle migrazioni globali, una questione ormai criticamente evidente nel mondo di oggi».

 

La questione migratoria, «è infatti strettamente legata alla situazione attuale dei rifugiati e dove milioni di persone sono oggi sfollate dalle loro terre d’origine a causa di conflitti, di guerre, o per la mancanza di beni di prima necessità; altre perché prive di sicurezza, di cibo e riparo. Tuttavia – si legge ancora -, l’impegno che molte persone dedicano al tema migrazione, va oltre il semplice aiuto ai rifugiati, spesso è strettamente connesso alla cruda realtà della disuguaglianza globale. La migrazione è dunque il sintomo di un malessere più generale. La speranza e la fede che albergano nelle diverse tradizioni religiose, sono oggi preziose per sostenere la speranza».

 

Ideato per affrontare le questioni della diversità religiosa e della collaborazione interculturale in una società modellata dalla migrazione e dalla globalizzazione, il corso intende rivolgersi a giovani (di età compresa tra venti e i trentacinque anni) che siano interessati al dialogo interreligioso.