Cina: leader cristiano rifiuta di confessare false accuse in cambio del rilascio

Dal 2021 Hao Ming, leader della Chiesa riformata di Deyang Qingcaodi, è in carcere con la falsa accusa di “frode”.  Le accuse sono spesso un pretesto per mettere in atto persecuzioni religiose

 

Hao Ming, leader della Chiesa riformata di Deyang Qingcaodi in Cina, in carcere con l’accusa di “frode”  di appropriazione indebita delle decime e delle offerte, si è rifiutato di confessare i suoi “crimini” e di accettare le accuse in cambio della sua liberazione.

 

Secondo un aggiornamento di China Aid, organizzazione internazionale dei diritti umani che difende la libertà religiosa dei cristiani in Cina con sede negli Stati Uniti, le autorità del Partito comunista cinese stanno esortando Hao Ming a confessare e accettare le accuse, garantendo il rilascio se cambia avvocato. Finora ha declinato la proposta.

 

Hao Ming, e un altro anziano della chiesa, Wu Jiannan, sono stati arrestati dalla polizia di Deyang il 17 novembre 2021, insieme a diversi membri della chiesa. Due giorni dopo, entrambi gli anziani sono stati incarcerati con l’accusa di frode, mentre gli altri sono stati rilasciati.

 

All’inizio di dicembre 2022, il processo è iniziato presso il tribunale distrettuale di Jinyang nella città di Deyang, dove gli imputati sono accusati di frode per circa 560.000 yuan (circa 79.150 dollari).

A seguito di pressioni legali, l’Alta Corte provinciale del Sichuan ha riesaminato il caso, portando la Procura popolare della città di Deyang a modificare l’atto d’accusa il 25 agosto 2023. L’importo addebitato è stato ridotto a 100.130 yuan (circa 14.152 dollari), con la riduzione della punizione da oltre 10 anni a un minimo di tre anni.

 

Finora Ming non ha ceduto alle pressioni dei funzionari affermando che quella era una prova di Dio e che lui non Lo avrebbe tradito, nonostante il forte desiderio di essere liberato e i sentimenti di solitudine. 

In un precedente aggiornamento, l’organizzazione internazionale per i diritti umani ha rivelato che a Hao Ming è stato negato di poter avere una Bibbia e di incontrare altri credenti in prigione. Si dice che l’anziano reciti silenziosamente il Credo degli Apostoli ogni domenica, «nella convinzione che il suo tempo sulla Terra sia molto breve in confronto all’eternità».

 

Nel suo rapporto annuale sulla persecuzione per il 2022, China Aid ha lanciato un allarme sull’aumento delle accuse di “frode” per la pratica della decima e delle offerte nelle chiese, contro pastori e leader di chiese domestiche nella Cina continentale.

Bob Fu, responsabile di ChinaAid, ha sottolineato che queste accuse sono spesso un pretesto per mettere in atto persecuzioni religiose. «Dietro l’accusa inventata di ‘frode’, molti cristiani hanno dovuto affrontare dure persecuzioni», ha detto Fu.

 

In Cina, le religioni considerate “straniere”, come il cristianesimo, l’islam e il buddismo tibetano, sono soggette a forti persecuzioni. Sebbene il governo cinese consenta il culto cristiano, lo limita alle chiese approvate dallo stato. Nonostante ciò, molti cristiani scelgono di riunirsi nelle chiese domestiche per praticare la propria fede con meno controllo da parte del governo. Ma, negli ultimi anni, la persecuzione da parte delle autorità cinesi contro queste Chiese domestiche si è intensificata.

 

Nel 2018, il presidente cinese Xi Jinping ha attuato un piano quinquennale volto alla “sinizzazione  del cristianesimo”, che pretende che le chiese approvate dal governo dimostrino lealtà al Partito Comunista, ai suoi leader e alle sue ideologie. Come risultato di questa politica, numerose chiese domestiche sono state chiuse con vari metodi, compresi sgomberi forzati e arresti.

La Cina è al 16° posto nella World Watch List 2023 di Open Doors dei paesi in cui è più difficile essere cristiani.