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Usa. Continua la fuoriuscita delle chiese dalla United Methodist Church

La Conferenza della Chiesa metodista unita (UMC) della Pennsylvania occidentale ha votato per ratificare i voti di disaffiliazione di 298 congregazioni nel corso di una sessione speciale tenutasi mercoledì a Erie.
La vescova della Pennsylvania occidentale Cynthia Moore-Koikoi, che ha presieduto la sessione speciale, ha ringraziato il Consiglio di amministrazione dell’ente regionale per il lavoro svolto nella supervisione del processo, sottolineando che si è trattato di «un lavoro difficile da svolgere».
«È stato impegnativo spiritualmente, intellettualmente ed emotivamente. Grazie alla loro profonda spiritualità, alla loro profonda fede, grazie alla loro fiducia in Dio, sono stati in grado di portare a termine questo processo doloroso», ha dichiarato Moore-Koikoi.
L’auspicio della vescova Moore-Koikoi è che sia coloro che rimangono nella Conferenza sia coloro che si sono dissociati possano mostrare al mondo chi è Dio «attraverso il modo in cui ci ameremo l’un l’altro e sceglieremo la via migliore».
All’inizio di questa settimana in un’altra riunione tenutasi presso la Ball State University, la Conferenza dell’UMC dell’Indiana ha approvato in modo schiacciante una mozione per accettare i voti di disaffiliazione di altre 174 congregazioni.
La UMC è stata impegnata negli ultimi anni in un acceso dibattito sugli insegnamenti della chiesa in relazione al tema della sessualità, spingendo le chiese più conservatrici a lasciare la denominazione. La posizione ufficiale della UMC, come delineata nel Book of Discipline, etichetta l’omosessualità come peccato, vieta l’ordinazione di omosessuali e proibisce la benedizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Tuttavia, i metodisti uniti progressisti hanno in diverse occasioni sfidato le regole ordinando sacerdoti apertamente gay o officiando matrimoni tra persone dello stesso sesso. Per questo molte chiese, frustrate dal lungo dibattito e dal rifiuto di molti leader della UMC di far rispettare le regole, hanno deciso di abbandonare la principale denominazione protestante.
Finora sono circa 5.800 congregazioni ad aver lasciato la UMC, di cui circa 3.800 dall’inizio di quest’anno.