fms-790x647

Museo della Shoah di Roma, lo stanziamento del governo: «Manteniamo viva la Memoria»

Il governo stanzierà dieci milioni di euro per la realizzazione di un Museo della Shoah nella città di Roma. Nell’occasione dell’ultimo Consiglio dei ministri è stato infatti approvato un disegno di legge relativo all’istituzione di un «museo nazionale», con l’obiettivo di «concorrere a mantenere viva e presente la Memoria». In questo senso, si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi, la scelta di Roma quale sede di questa istituzione «è doppiamente simbolica». In quanto Capitale del Paese. Ma anche «in quanto luogo in cui è presente una delle comunità ebraiche più antiche d’Europa e fra le più numerose in Italia».

«Il Museo della Shoah è presente in tutte le grandi capitali d’Europa e mi sembrava doveroso che si realizzasse anche nel nostro Paese», il commento rilasciato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Un tema spesso evocato in questi mesi, anche nelle sue occasioni d’incontro con il mondo ebraico. In una delle sue prime uscite pubbliche, agli Stati Generali dell’ebraismo italiano di fine novembre, Sangiuliano aveva annunciato l’intenzione di attivare «un tavolo volto a reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione di un Museo della Shoah a Roma». Mentre, inaugurando in febbraio la nuova segnaletica del Memoriale della Shoah milanese, aveva puntato l’attenzione sul fatto che una realtà analoga «esiste in grandi capitali europee ed è bene che anche Roma lo abbia». Riprendendo il pensiero di Benedetto Croce, aveva infine affermato che «la storia è sempre un fatto contemporaneo, non un orpello del passato». E quindi «una cassetta degli attrezzi dove rinvenire gli strumenti per interpretare la realtà contemporanea e magari prefigurare il futuro».

«È uno sforzo del governo importante ed è apprezzato l’impegno del ministro Sangiuliano, che come contributo va ad integrare tutti gli sforzi che già sono in campo attraverso la Fondazione Museo della Shoah di Roma, già impegnata responsabilmente sul modo in cui procedere alla realizzazione del Museo, su cui dovranno essere assunte importanti definizioni di luogo. È da realizzarsi in tempi brevi e integrarsi nella rete nazionale dei memoriali e siti, a partire dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e dal Memoriale della Shoah di Milano», la valutazione della presidente Ucei (Unione comunità ebraiche in Italia) Noemi Di Segni in una comunicazione alle agenzie di stampa.

«Grande soddisfazione» è espressa in una nota dal presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, che parla di «epilogo di un percorso ripido che ha visto coinvolti più enti, uniti per infondere una maggiore stabilità all’ambizioso progetto di Memoria, delineatosi in questi anni con le attività della Fondazione e il sostegno di molti». In questo senso, si legge, «il largo seguito ottenuto dalle scuole, dagli enti locali e dalle istituzioni e, non per ultimi, dai nostri volontari, ci induce a fornire la nostra piena collaborazione e apporto scientifico per la ricerca e lo studio della Shoah, da sempre nostro primario obiettivo».

Secondo l’architetto Luca Zevi, co-autore del progetto nell’area di Villa Torlonia, «stiamo assistendo a tre convergenze positive». E cioè, dice a Pagine EbraicheRuth Dureghello: «Voglio esprimere il mio ringraziamento al governo e al ministro della Cultura Sangiuliano per la concreta attenzione al tema della Memoria». Il sostegno «affinché Roma abbia finalmente un Museo della Shoah speriamo rappresenti un impulso per fornire definitivamente risposte da parte dell’amministrazione in merito alla sua realizzazione che auspichiamo sia celere», ha poi aggiunto. La sua opinione è che servano «tempi certi e scelte realizzabili in tempi brevi per garantire alla Capitale d’Italia un museo come tutte le grandi capitali europee».


Tratto da Moked
Foto: la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah