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Continua l’impegno delle chiese battiste in Ucraina

Secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Unione panucraina delle chiese dei battisti cristiani evangelici (UCECB), centinaia di chiese sono coinvolte in una serie di attività tra cui evacuazione, reinsediamento, consegna di cibo e forniture umanitarie, assistenza spirituale e supporto alla preghiera. 

La mobilitazione sta avvenendo in alcune delle aree più colpite. Mariupol è sotto assedio da più di due settimane, con più di 50-100 bombe aeree lanciate ogni giorno. Circa 350.000 abitanti della città portuale si nascondono in ripari e scantinati per sfuggire ai continui bombardamenti.

Oleksiy Ivanov, della regione di Zaporizhia, riferisce che l’Associazione regionale delle Chiese Battiste continua a evacuare le persone da Mariupol e a portare lì aiuti umanitari. Cibo e medicine sono stati trasportati da Leopoli, Lutsk e altre città occidentali.

Un’attività simile è in corso sia a Luhansk che a Donetsk. All’inizio di questa settimana la Chiesa di Lysychansk a Luhansk ha distribuito razioni di cibo a tutti coloro che hanno visitato la chiesa quel giorno. I generi alimentari vengono portati dalle città più vicine della regione di Donetsk, come Bakhmut, Pokrovskaya, Druzhkovka.

Il diacono della chiesa, Stepan Kozodoy, ha  riferito che purtroppo il cibo si esaurisce rapidamente e è necessario fare numerosi viaggi, spendendo molti soldi per il carburante, per gli autobus e i generatori. 

Lysychansk, insieme ad altre città come Luhansk, Severodonetsk e Rubizhne, hanno subito la totale distruzione di infrastrutture e alloggi civili. Centinaia di migliaia di persone, oltre ai bombardamenti, sono senza gas, acqua ed elettricità.

In particolare, la Chiesa della Trasfigurazione a Severodonetsk continua ad essere attiva, evacuando le famiglie, ospitando i senzatetto e distribuendo kit alimentari ai malati e agli anziani della città. La chiesa è stata fondata solo nel 2016 e in precedenza aveva concentrato il suo ministero su persone affette da dipendenze. Ora durante la guerra «gli ex alcolisti e tossicodipendenti sono diventati veri eroi della fede, predicando il Vangelo e sperando nel Signore», si legge nella relazione della UCECB.

Anche nella città settentrionale di Chernihiv, la chiesa ha organizzato un centro di accoglienza, dove sforna il pane, riceve persone, distribuisce cibo e organizza alloggi. «Distribuiamo più di una tonnellata di cibo ogni giorno», ha aggiunto il pastore.

Le chiese continuano ad essere attive nella regione di Kherson, quasi tutte sotto occupazione. Si riuniscono per i culti e gli incontri di preghiera; le chiese cittadine di Kherson, di Olshkiv, Novokahovka e Chulakivsk, sono impegnate nel dar da mangiare alle persone, trovare posti in cui vivere e accogliere i residenti locali nei rifugi antiaerei. La chiesa di Kherson in particolare si sta prendendo cura dei bambini di un orfanotrofio regionale fin dall’inizio della guerra.

Anche le piccole chiese sono coinvolte in sforzi straordinari. Ad esempio, la Chiesa di Filadelfia a Ternopil, città nell’Ucraina occidentale, nonostante abbia solo 40 membri, accoglie ogni giorno circa 100 persone, molte con animali domestici. Dà loro cibo, riposo e riparo. In totale ha aiutato finora 7.000 persone, con l’aiuto di amici e partner.

A Mykolaiv, una cittadina di Leopoli, la chiesa locale ha organizzato una baby shower (festa prenatale con la quale si accoglie la futura nascita di un bambino, ndr.) per le mamme incinte, tre delle quali sono fuggite dalle loro case. Ci sono state «lacrime di felicità e ferventi preghiere di benedizione, perché dopo tutto –  ha dichiarato la UCECB – una baby shower è una festa di speranza e una testimonianza che la vita va avanti».