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L’impegno delle chiese ortodosse in Ucraina per la pace e il soccorso

Ospitare i rifugiati, fornire cibo, aiutare negli ospedali e suonare le campane delle chiese come avvertimento quando iniziano i bombardamenti – questi sono alcuni dei molti modi in cui le chiese stanno rispondendo in Ucraina e nei paesi confinanti all’emergenza continua. Più di due milioni di persone si sono riversate fuori dall’Ucraina, e le stime dei gruppi di soccorso mostrano che 18 milioni di persone – un terzo della popolazione del paese – avranno bisogno di assistenza umanitaria.

La Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca riferisce che sta aiutando tutti coloro che hanno bisogno – militari, ospedali e rifugiati in tutta l’Ucraina.

I monasteri stanno fornendo tutto l’aiuto umanitario possibile ai rifugiati, agli sfollati interni e a tutte le persone colpite dalla guerra. Punti di accoglienza per i rifugiati sono stati organizzati anche nelle chiese grazie agli sforzi congiunti del clero e dei volontari. Alcuni forniscono aiuti 24 ore su 24, distribuendo vestiti caldi, stuoie, sacchi a pelo, acqua e medicine.

Le code e i posti di controllo ai confini dell’Ucraina sono stracolmi di rifugiati, con file di 10 chilometri formate in alcuni punti.

«Stiamo cercando di aiutare tutti», ha riferito una parrocchia di Leopoli, mentre pacchetti di cibo venivano portati a un centro per i rifugiati, che sta operando allo stadio Arena. Lì, le chiese stanno lavorando con il Dipartimento di protezione sociale del Comune di Leopoli.

«Il clero e tutti i dipendenti delle nostre chiese stanno facendo ogni sforzo per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno», ha riferito la diocesi Volodymyr-Volyn della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca.

Anche molti medici in pensione tra i parrocchiani si stanno dando da fare per aiutare.

Le chiese ortodosse ucraine stanno anche fornendo scantinati per la possibilità di ripararsi dai bombardamenti, con le chiese che aiutano a dare l’allarme di attacchi imminenti suonando le campane della chiesa.

Padre Mykolay Danylevych, vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, ha riferito che i sacerdoti stanno anche accompagnando molti con la preghiera. «I sacerdoti pregano, confortano e rassicurano le persone, e forniscono un aiuto spirituale e anche psicologico», ha detto.

C’è un urgente bisogno di sostegno umanitario in Ucraina e nei paesi in cui molti rifugiati stanno fuggendo – Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania, così come Bielorussia e Russia.

I membri di ACT Alliance stanno rispondendo a questi bisogni di sostegno umanitario. Le chiese stanno organizzando raccolte fondi, raccogliendo vestiti, cibo e articoli per l’igiene e organizzando alloggi per i rifugiati. ACT ha lanciato un allarme e sta sostenendo i membri nazionali attraverso il suo Fondo di risposta rapida.

La Croce Rossa sta fornendo aiuti salvavita a chi ne ha bisogno, sia in Ucraina che nelle zone limitrofe.

«Molte delle persone colpite erano già vulnerabili prima del conflitto e ora si trovano ad affrontare una situazione ancora più difficile perché stanno perdendo le loro case e i loro mezzi di sussistenza, sono costretti a cercare riparo ovunque possano o a fuggire dal loro paese in cerca di sicurezza. Hanno urgente bisogno di cibo, acqua e riparo, ma anche di cure mediche di emergenza, misure di protezione e sostegno psicosociale per evitare una catastrofe umanitaria ancora più grande», ha detto Birgitte Ebbesen, direttora regionale per l’Europa della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Intanto dal fronte esterol’Arcivescovo Elpidophoros d’America dell’ Arcidiocesi greco-ortodossa degli Stati Uniti, ha annunciato una grande raccolta di fondi per aiutare i più colpiti.

L’Arcivescovo Elpidophoros ha anche annunciato la creazione dell’Ukrainian Relief Effort, che è stato istituito in collaborazione con l’International Orthodox Christian Charities. «Uniamo il nostro spirito ed esortiamo tutti i nostri Fedeli: offrite preghiere e sostegno tangibile per tutto il popolo ucraino, per il popolo della Chiesa ortodossa di Ucraina e quello della Chiesa ortodossa ucraina sotto il Patriarcato di Mosca, quello delle comunità cattolica ed ebraica ucraina, e tutti coloro che si trovano nelle terribili circostanze della guerra», ha dichiarato l’Arcivescovo Elpidophoros.