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Chiese del Rio de la Plata, nuova rivista su ambiente e teologia

Nuove proposte di riflessione teologia e culturale provengono dalle chiese riformate del Rio de la Plata.

Negli scorsi giorni il Centro Emmanuel di Colonia Valdense in Uruguay ha presentato ufficialmente la nuova rivista “Saberes a la Mesa” (Conoscenza a tavola), una pubblicazione che avrà cadenza annuale o semestrale e che tratterà temi socio-ambientali partendo da un approccio teologico biblico.

La rivista nasce nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria e, nonostante tutto, cerca di trasmettere il calore e la vicinanza di chi condivide un tavolo, uno tempo comune e uno stesso luogo. Da questo sentimento prende il nome la rivista, come affermazione della tavola come spazio fondamentale quando si tratta di parlare della cura del Creato.

Il Centro Emmanuel è un’istituzione senza scopo di lucro, fondata nel 1959 come Centro di ritiri spirituali da Yvonne Galland. Da questa iniziativa privata è nato quello che oggi conosciamo come Centro Emmanuel, centro di Formazione, formazione ecumenica e promozione ecologica, gestito dalla Chiesa evangelica valdese del Rio de la Plata, dalla Chiesa luterana nel Rio de la Plata e dalla Chiesa metodista in Uruguay, e con sede a Colonia Valdense, fondata dalla popolazione valdese emigrata dal Piemonte nel XIX secolo.

Trasmessa in diretta attraverso il canale YouTube del Centro Emmanuel, alla presentazione hanno partecipato coloro che hanno collaborato alla stesura e alla redazione della rivista, che alterna articoli di riflessione biblica e teologica, con interviste e risorse per lavorare con i gruppi.

Pablo Ferrer ha raccontato alcuni dettagli del suo articolo “Terra, ricordi e oblio nel Nuovo Testamento”, in cui riflette sui rapporti –a volte tesi, a volte fragili- tra il mondo urbano e il mondo rurale. Per lui, il Nuovo Testamento, la sua scrittura e organizzazione offrono chiavi che ci permettono di comprendere i diversi modi di rapportarsi alla terra e di collegare l’urbano al rurale. Nel suo discorso, Ferrer ha alluso al rurale e all’urbano come due ecosistemi strettamente correlati, in un delicato equilibrio. Ai tempi dell’Impero Romano – per esempio – questo equilibrio fu distorto, quando la cultura dominante iniziò a vedere la terra come «un elemento da conquistare, insieme al bestiame, ai raccolti e agli esseri umani». In questa visione la città diventa esempio di cultura e civiltà; mentre il mondo rurale è solo un oggetto da conquistare e sfruttare. Lì equilibrio e connessione sono andati persi.

Quella di Noemí Geymonat è un’altra preziosa testimonianza del lavoro che sta dietro a questa rivista: «Questa proposta mi sembra importante in questo secolo in cui convivono tante generazioni, così compartimentate che a volte non trovano punti di contatto. Il valore della riflessione intergenerazionale appare naturalmente incorporato nella rivista. E non appare per caso. (…) Così l’opera ei suoi risultati si arricchiscono. Questo è percepito. Lo attesto e lo apprezzo».

La rivista è disponibile ad accesso gratuito nei suoi due formati: sul sito https://centroemmanuel.org/revistasam/ (digitale), e in un formato cartaceo limitato, che può essere richiesto via e-mail a [email protected].

Per vedere la presentazione della rivista, visita il canale Youtube del Centro Emmanuel: https://www.youtube.com/watch?v=IYU5rtHy5y8.