Lo sport come libertà, come strumento di riscatto

Un incontro per approfondire l’argomento con esperienze raccontate dai protagonisti

 

Lo sport come libertà, come strumento di riscatto, come compagno di strada nella malattia di Parkinson e in molte altre condizioni di fragilità: è questo il cuore dell’incontro »Il Ciclo della Vita» – Sport, disabilità e libertà!», in programma questa sera martedì 2 dicembre alle 20,45 presso la Galleria «Scroppo» di Torre Pellice. L’evento, promosso dalla Diaconia valdese – Servizio Innovazione Sviluppo, in collaborazione con il Gruppo di Iniziativa «I Tremolini», l’Associazione italiana giovani parkinsoniani (Aigp), l’Associazione Culturale Cip (Cinema, inclusione, partecipazione) e il Comune di Torre Pellice, vuole accendere i riflettori sul valore dello sport e del movimento come motori di benessere, autonomia e partecipazione sociale.

 

Protagonisti della serata, alcuni testimoni che hanno trasformato la pratica sportiva in un potente strumento di cura, identità e speranza, pronti a raccontarsi e a raccontare la loro personale esperienza Ad aprire le danze, Simone Masotti di Udine, con l’intervento «In bicicletta sono libero – In viaggio con il Parkinson» che è il titolo del suo libro, scritto con Max Mauro ed edito da Ediciclo Editore. Simone convive con il Parkinson da vent’anni e in bicicletta si sente libero. La malattia gli ha reso la vita difficile, ma lui non si è arreso, anzi ha trasformato la sua passione in un alleato fedele che racconta durante la serata, illustrando il suo percorso di movimento e coraggio. A seguire, «I Tremolini», gruppo di iniziativa di persone con Parkinson, presentano «Tutti ai blocchi di partenza…Via!!!» raccontando progetti e iniziative che portano avanti nel territorio del Pinerolese volte a valorizzare l’attività fisica come spinta alla socialità e alla motivazione nonché come cura nei confronti di Mr Parkinson.

 

«Parkinson Outdoor – Il semplice atto di una passeggiata e di un respiro» è invece l’intervento a cura di Massimiliano Iachini, presidente Associazione italiana giovani parkinsoniani (Aigp), che è un invito a riscoprire la potenza dei piccoli gesti quotidiani, amplificati se eseguiti all’esterno e magari in un contesto naturale, nonché la forza e il potere di semplici atti che troppo spesso sottovalutiamo. A Diego Cossotto, dell’Asso iazione culturale Cip, il compito di chiudere la serata con «La bicicletta, l’escursionismo, l’arrampicata sportiva: lo sport come testimonianza e solidarietà». Diego è non vedente, non condivide la sua vita con Mr Parkinson ma con un’altra fragilità che non gli ha tolto la voglia né impedito di realizzare grandi imprese sportive, restituendo il valore collettivo e comunitario del movimento. Moderatore della serata, Marco Ramotti dell’Associazione culturale Cip.

 

L’incontro si propone come un momento di riflessione e condivisione, aperto alla cittadinanza e a tutte le persone interessate a capire come lo sport e il movimento possano trasformarsi in alleati preziosi nel percorso con la malattia di Parkinson e, più in generale, nella gestione della disabilità. Un’ occasione per raccontare storie, rompere stereotipi e mettere al centro la capacità delle persone di reinventarsi attraverso il movimento. Per informazioni 360-102756.