La più grande biblioteca teologica dell’America Latina inizia una nuova fase

Salvo il grande patrimonio evangelico sud americano grazie all’impegno delle chiese protestanti

 

Il 29 ottobre è stato firmato un accordo per l’aggiornamento, la valorizzazione e il funzionamento della Biblioteca dell’ex Istituto Superiore Evangelico di Studi Teologici (Isedet). L’accordo, come prestito gratuito per 50 anni, è stato firmato tra le quattro chiese proprietarie della Biblioteca e l’Università Pedagogica Nazionale (Unipe), nella Città Autonoma di Buenos Aires.

 

Questo comodato,  concluso dopo anni di lavoro e trattative, è stato firmato dal pastore Marcelo Nicolau, moderatore della Chiesa evangelica valdense del Río de la Plata, il ramo sudamericano della Chiesa valdese, dal pastore Leonardo Schindler, presidente della Chiesa evangelica luterana del Río de la Plata, dalla pastora Mariela Pereira, presidente della Chiesa evangelica luterana unita e dal pastore Pablo Andiñach, presidente dell’Associazione della Chiesa evangelica metodista argentina. Da parte dell’Unipe, ha firmato il suo rettore, Carlos Rodríguez.

 

Attraverso questo accordo, l’Università Pedagogica Nazionale si impegna a organizzare e valorizzare il materiale in una Biblioteca Universitaria, che sarà aperta a tutti.

So tratta di una convenzione molto importante perché garantisce la conservazione e l’accessibilità di un patrimonio evangelico inestimabile: la collezione della più grande biblioteca teologica dell’America Latina. Inoltre, il materiale sarà destinato ad accompagnare compiti di insegnamento, ricerca ed estensione delle comunità legate alle istituzioni firmatarie.

 

Il moderatore Marcelo Nicolau ha sottolineato: «È un fatto molto, molto importante che salva un valore culturale e patrimoniale che era veramente in pericolo. Siamo molto felici per questo lavoro e per il grande passo che abbiamo fatto. Ora ci rimane l’impegno di spostare la Biblioteca nella sua nuova sede nei prossimi mesi – attualmente è in un deposito – e poi aggiornare, classificare e preparare il materiale per la sua apertura al pubblico, qualcosa che speriamo di concretizzare nel primo semestre del prossimo anno».

 

L’Isedet, che ha dovuto chiudere i battenti nel 2016, a seguito di una profonda crisi istituzionale, era l’Istituto superiore evangelico di studio teologici di Buenos Aires, che per 131 anni è stato il centro di formazione teologica per gli evangelici sudamericani. Una decisione molto sofferta quella presa dalle 9 chiese che ne finanziavano le attività, e che nell’ottobre del 2017 hanno invece dato il via al progetto Reet, Rete ecumenica di educazione teologica, una struttura più snella, che combina sessioni di corsi intensivi a una ampia formazione a distanza. Le chiese avevano da subito manifestato l’intenzione di salvare il grande patrimonio librario e documentaristico dell’Isedet e per questo avevano immediatamente avviato valutazioni in merito.