L’Asilo valdese per persone anziane di Luserna San Giovanni compie 130 anni!
Traguardo storico per la struttura nel cuore del borgo di San Giovanni e di proprietà del Concistoro della Chiesa valdese locale
Una struttura nata a fine Ottocento che ha seguito da vicino l’evolversi dell’assistenza alla persona anziana, che nei decenni, con un’accelerata più marcata negli ultimi, è cambiata notevolmente. Per celebrare l’importante compleanno ci sarà una festa sabato 25 ottobre a partire dalle 15,30, proprio nei locali dell’Asilo, nel suo grande salone a pian terreno. Per l’occasione verrà presentato un video prodotto da Video Beckwith Studio a cui seguiranno i saluti istituzionali intervallati e accompagnati dagli intermezzi musicali a cura di Paolo Calzi. Immancabile anche la torta di compleanno.
Con la direttrice Elena Boggio facciamo il punto della situazione dell’Asilo. «L’Asilo è un luogo dove si viene a stare bene. Stiamo cercando di far capire al mondo esterno che qui non si viene per “aspettare la fine” oppure “riposarsi” come dice il nome della casa, ma si cerca in tutti i modi di mettere al centro la persona e di sviluppare le sue autonomie. Il singolo ospite condiziona l’organizzazione della casa e non viceversa. Per questo motivo è molto importante la nostra fisioterapia, perché dall’autonomia a muoversi ne scaturiscono anche altre». L’Asilo non è una struttura chiusa su sé stessa: «Assolutamente no, la casa è sempre aperta (ovviamente escludendo gli orari dei pasti per questioni igienico-sanitarie e di organizzazione e la notte) e le persone che vengono a trovare parenti e amici spesso si fermano più del previsto per salutare anche altri ospiti: è una sorta di grande famiglia allargata. Al tempo stesso l’uscita degli ospiti per una passeggiata o un ritorno nelle famiglie per un pranzo o poche ore è molto diffusa, un trend in aumento dopo la pandemia. Questo fa sì che il grande salone sia sempre molto animato, grazie anche allo stretto legame con la comunità valdese di San Giovanni, che è molto presente nella vita quotidiana della struttura, a partire dal Comitato di Gestione».
Quali obiettivi futuri si pone l’Asilo? «Non grandi stravolgimenti; cerchiamo di fare al meglio ciò che sappiamo fare, vogliamo mantenere nella struttura e attorno a essa “Una comunità speciale”, come recita il titolo del video che presenteremo sabato alla festa». Da sottolineare ancora che oltre all’attenzione verso le persone, l’Asilo è anche attento all’ambiente e negli ultimi anni è stato creato un grande impianto fotovoltaico sui tetti della casa. «120 persone e 98 dipendenti – conclude Boggio –: questi i numeri della nostra “famiglia” che conta una cucina e un servizio di pulizia interni». Allora non ci resta che fare gli auguri all’Asilo e partecipare alla festa: e chi non potesse esserci fisicamente può seguire la struttura sulla pagina Facebook e sul sito Internet che sta per essere rilanciato.