Al via l’anno del Liceo valdese
Festa di inaugurazione sabato scorso per il Collegio di Torre Pellice
La consueta, presenza colorata di maglie e felpe indossate da studenti e docenti forniva il primo colpo d’occhio nell’Aula sinodale di Torre Pellice, sabato 20 settembre, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno scolastico del Collegio valdese. Lo sfondo sonoro è stato invece quello dei vari interventi del Coro del Liceo diretto dal m° Walter Gatti, culminato quest’anno nel coinvolgimento dell’intera Aula nel canto di lode e preghiera Masithi. Così, una volta di più, si è visto che l’inizio di un anno di scuola può portare gioia e un coinvolgimento esteso al pubblico, fatto di familiari e di membri di chiesa. Perché in effetti, non delle sole lezioni ordinarie si tratta, ma di un’offerta formativa più ampia che si rivolge all’intera persona per la sua formazione.
Quest’anno più di un intervento, a cominciare dal saluto della sindaca Maurizia Allisio, ha insistito sulla necessità dello studio come antidoto all’individualismo e alla solitudine. E anche la riflessione biblica, condotta dalla diacona Karola Stobäus, ha posto l’attenzione sul ruolo che i talenti di ognuno e ognuna hanno nelle nostre vite. Li si coltiva per metterli a frutto e a disposizione degli altri.
La vicepresidente del Comitato di gestione, Manuela Costantino, ha ringraziato i e le docenti per il lavoro, anche quello che non si vede, nella costruzione di un luogo in cui si cresce; la preside Alessia Passarelli ha riepilogato l’attività svolta nell’ultimo anno, sottolineando l’impegno richiesto a tutti per la sistemazione provvisoria a causa degli importanti lavori all’edificio storico del Liceo: lavori di interventi antisismici, risparmio energetico e altro ancora, che hanno da poco preso il via. Fra le attività “extra” che ormai caratterizzano l’istituto, oltre ai viaggi di istruzione, spicca il premiato docu-film sulla vita della pastora Giovanna Pons che, con la regia di Anna Giampiccoli, ha portato grandi soddisfazioni a docenti e discenti.
Ospite per la prolusione è stata Maria Chiara Giorda, docente di Storia delle religioni all’Università Roma3, sul tema «Perché è importante parlare di religione?». Un’esigenza culturale ma soprattutto sociale, e quindi anche politica, in un quadro legislativo – ha detto Giorda – del tutto inadeguato a gestire la “superdiversità” religiosa che caratterizza i nostri tempi. A scuola quindi si tratterà non tanto di acquisire nozioni sulle “altre” religioni, ma di attrezzarsi al rispetto e al dialogo. Le sfide che si prospettano saranno dunque: combattere l’analfabetismo religioso; la capacità di riconoscere l’alterità (che significa andare ben oltre una benevola e paternalistica tolleranza); e giungere a una libertà religiosa che garantisca a tutti e a tutte di poter vivere la propria fede in pubblico e in privato.
Sono seguite le premiazioni per gli allievi e le allieve più meritevoli, e vi è stato un momento di ricordo per la prof. Amalia Geymet, per anni docente e organizzatrice delle attività del Coro, scomparsa nell’ottobre dell’anno scorso. Il rinfresco che ogni anno chiude in amicizia la cerimonia si è svolto nel prato antistante il tempio, mentre le impalcature attorno all’edificio storico segnalavano l’importanza dei lavori in atto.