I cieli raccontano la gloria di Dio
Un giorno una parola – commento a Salmo 19, 1
I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani
Salmo 19, 1
Glorificate dunque Dio nel vostro corpo
I Corinzi 6, 20
Charles Haddon Spurgeon, cristiano battista britannico dell’800, conosciuto come il “principe dei predicatori” dedicò molto tempo della sua vita ad esplorare il tesoro delle Sacre Scritture e la profondità spirituale in esse contenuta. Nella raccolta di meditazioni bibliche quotidiane: “Il tesoro dei Salmi”, leggiamo quanto scrive in merito al primo versetto del Salmo 19 proposto per oggi dal Lezionario Un giorno una parola:
«“I cieli raccontano la gloria di Dio…” Il libro della natura contiene tre capitoli: il cielo, la terra e il mare; di questi, il cielo è il più glorioso e per mezzo di esso noi siamo in grado di scorgere le bellezze degli altri due. Qualsiasi libro, privato della sua prima parte, sarebbe tristemente imperfetto. Questo è vero in particolare per l’opera monumentale intitolata Natura, dal momento che le sue prime pagine – il sole, la luna e le stelle – forniscono la luce necessaria al resto del volume; sono come chiavi, senza le quali ogni contenuto sarebbe oscuro e incomprensibile. L’uomo, che cammina in modo eretto, fu così creato per scrutare i cieli; dunque, colui che considera la creazione cominciando dal firmamento, inizia a leggere questo libro dalla parte giusta. I “cieli” sono numerosi nella loro varietà. C’è quello con le nuvole, dalle forme diverse e cariche d’acqua, il cielo etereo, con le sue bonacce e le sue tempeste, il cielo solare, con la gloria del giorno, e il cielo stellato, con le meraviglie della notte. Quello che sarà il Cielo dei cieli non è ancora conosciuto dal cuore dell’uomo; lì ogni cosa narra mirabilmente la gloria di Dio. Ogni singola parte della creazione racchiude in sé più sapienza di quanta la mente umana possa contenerne, ma il regno celeste trabocca di insegnamenti spirituali.
Ecco perché il salmista dichiara: “I cieli raccontano”, o “stanno raccontando”, che meglio esprime la loro testimonianza continua. In ogni istante e in ogni luogo, l’esistenza di Dio, la Sua potenza, la Sua sapienza e la Sua bontà sono annunciate dagli araldi celesti, che risplendono su noi. Chi volesse azzardare un’ipotesi della sublimità divina dovrebbe levare il proprio sguardo alla volta celeste; chi volesse immaginare l’infinito dovrebbe scrutare attentamente il vasto firmamento; chi desidera conoscere la sapienza divina dovrebbe considerare il giusto equilibrio dei pianeti». Amen.