Suore contro il Vaticano

Al Toronto film festival un documentario sugli abusi alle religiose. Fra le protagoniste la giornalista Federica Tourn

 

Il Toronto International Film Festival è una delle più importanti kermesse cinematografiche al mondo. Fra le molte pellicole presentate in questa edizione che si svolge dal 4 al 14 settembre nella città canadese c’è anche il lavoro dei registi Lorena Luciano e Filippo Piscopo, “Nuns vs. The Vatican” (Suore contro il Vaticano).

 

Si tratta di un documentario coraggioso incentrato sulle troppo a lungo ignorate violenze ai danni delle religiose in ambito cattolico.

I registi vincitori di Emmy per il documentario “It Will Be Chaos” (sul dramma dei migranti nel Mediterraneo) Lorena Luciano e Filippo Piscopo uniscono le forze con i produttori esecutivi Trish Adlesic e Mariska Hargitay (Law & Order: Unità Vittime Speciali, I Am Evidence) per raccontare un crescente movimento per la giustizia.

 

Una figura chiave in questa denuncia è l’ex suora Gloria, che ha rotto 30 anni di silenzio per presentare accuse contro l’eminente padre gesuita Marko Rupnik, in quello che è un caso ancora in corso. Il suo lavoro come rinomato artista murale gli ha procurato potenti alleati in Vaticano. Ad oggi, più di 30 altre suore hanno accusato Rupnik di abusi, mentre lui rimane un sacerdote attivo e vive vicino a Roma.

Le suore cattoliche fanno voti di povertà, castità e obbedienza, il che le rende estremamente vulnerabili allo sfruttamento, all’isolamento e alla segretezza. Nonostante le denunce di abusi siano trapelate, il Vaticano ha ripetutamente omesso di intervenire in modo significativo.

 

Incontriamo nel documentario persone che si battono per chiedere conto alla Chiesa di questa e altre vicende. Tra queste le giornaliste Lucetta Scaraffia e Federica Tourn, conduttrice della trasmissione Rai “Protestantesimo”, impegnata nel documentario a cercare le varie testimonianze sulla vicenda Rupnik; e l’attivista americana Barbara Dorris, che si batte per veder riconosciuta giustizia alle vittime. Con una gerarchia ecclesiastica incentrata sugli uomini, le donne hanno a malapena voce in capitolo nella definizione delle politiche. Dorris lamenta il fatto che la Chiesa abbia costantemente inquadrato gli abusi come una questione omosessuale, al punto da far sparire dalla narrazione le donne vittime. Questo toccante documentario getta una luce intensa su oscuri segreti. 

 

La prima mondiale verrà proiettata sabato 6 settembre.