Il Dio che si fa ombra per noi
Un giorno una parola – commento a Salmo 121, 5-6
Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte
Salmo 121, 5-6
Grazia a voi e pace da dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo
Filemone 3
Il Salmo 121 è il secondo di una serie di quindici Salmi (dal 120 al 134) detti «canti dei pellegrinaggi» ovvero «delle ascensioni» (si intende l’ascensione al Monte Sion, insomma il pellegrinaggio a Gerusalemme). È centrato sul tema dell’aiuto di Dio, protettore instancabile (anzi: insonne, cfr. v. 4: «Colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà»). Il concetto di Dio come protettore viene ripetuto cinque volte in questa breve composizione.
Nei nostri versetti la protezione di Dio viene descritta con la metafora dell’ombra che protegge il credente dai colpi di sole e… di luna. Mentre è facile comprendere il significato della protezione dal sole cocente del Medio Oriente, l’idea che i raggi lunari possano colpirci per noi è strana: ma nell’antichità «anche i raggi della luna erano considerati pericolosi: a Babilonia si attribuivano ad essi le febbri intermittenti, tra gli arabi la cecità… Gli antichi ismaeliti appendevano ai colli dei loro cammelli amuleti a forma di disco solare o di mezzaluna come profilattici contro le radiazioni solari e lunari (cfr. Giudici 8, 21)… I raggi del sole e della luna sono emblemi di tutti i mali dell’esistenza da cui Dio ci libera come un padre premuroso» (Gianfranco Ravasi, Il libro dei Salmi, Edizioni Dehoniane Bologna 1984, vol. 3, p. 530).
Mi colpisce particolarmente l’uso del termine «ombra» (ebraico: tsel), che compare dieci volte nel Salterio, di solito come parte dell’espressione «all’ombra delle tue ali» (Salmi 17,8; 36,7; 57,1; 61,4; 63,7). Nel nostro Salmo, però, troviamo qualcosa di più della ricerca di un rifugio all’ombra delle «ali materne» di Dio: troviamo l’affermazione che il Signore stesso è la nostra ombra, cioè qualcosa/qualcuno che, pur essendo al di fuori di noi, non si stacca mai da noi, non ci abbandona in nessuna circostanza.
Martin Lutero sintetizzava così il messaggio del Dio che si fa ombra per noi: «La sfortuna e la tribolazione saranno sempre presenti, ciononostante tu devi credere che io sono il tuo protettore e la tua ombra; sono più forte della calura, dell’abbandono e della furia del demonio. Abbi solo fiducia in me, così proteggerò te, come anche ciò che tu fai» (Lezioni sui Salmi dei pellegrinaggi, 1532-33).