
Un Dio fragile” e insieme meraviglioso
Un giorno una parola – commento a Salmo 145, 9
“Il Signore è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le sue opere”
Salmo 145, 9
Anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio
Romani 8, 21
Il Dio “buono verso tutti” e “pieno di compassioni per tutte le sue opere” (là dove non dobbiamo mai dimenticare che la parola che la nostra Bibbia traduce con “compassioni” nel testo originale ebraico è “uteri”, il che ci porta a una bellissima immagine femminile e materna di Dio), non è per questo anche fragile? Chi è buono verso tutti deve aspettarsi che non tutti ricambieranno la sua bontà, che ci sarà chi se ne approfitterà… E per quel che riguarda gli “uteri”, una madre sa bene che suo figlio o sua figlia venuti al mondo, facendola soffrire nelle doglie del parto, probabilmente con alcune loro scelte la faranno soffrire ancora, ma non le importa, perché li ama di un amore infinito.
“Bontà + compassioni = amore”. Quando mi capita (e mi capita spesso) di sentire parlare del Dio duro e spietato dell’Antico Testamento, mi viene da sorridere. Il Dio delle Scritture di Israele è invece un Dio che ama così tanto che sovente non riesce a contenere il suo amore, anche quando gli fa male. Ricordate come in Isaia 54, 8-9 si rivolge a Gerusalemme sempre infedele, eppure sempre amata? «Per un breve istante io ti ho abbandonata, ma con un’immensa compassione io ti raccoglierò. In un accesso d’ira, ti ho per un momento nascosto la mia faccia, ma con un amore eterno io avrò pietà di te – dice il Signore, il tuo salvatore». È davvero un “Dio fragile”, ma insieme anche un Dio meraviglioso.
L’avessimo più presente, questo Dio “buono e pieno di compassioni verso tutti e tutto”, saremmo più buoni e compassionevoli anche noi. La smetteremmo di giudicarci, di condannarci, di essere cattivi con gli altri e sovente con noi stessi. Questo mondo così crudele e triste (e per questo anche “tristo”), ha un estremo bisogno di “bontà” e “compassioni”. Incominciamo noi a cambiarlo, lasciamoci contagiare dal Dio del Salmo 145. Amen.