L’impegno luterano per la pace e la giustizia

Palestina, Africa, Ucraina, cooperazione, la Federazione luterana mondiale approva 4 dichiarazioni

 

In un clima di grande partecipazione e speranza, si è concluso ad Addis Abeba il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale (Flm), ospitato dalla chiesa luterana etiope Mekane Yesus (Eecmy), la più grande chiesa luterana del mondo.

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondialeriunitosi sul tema “Siate miei testimoni – Atti 1:8”, ha approvato l’ingresso di 4 nuove chiese membro, portando il proprio numero complessivo a 154 chiese membro provenienti da 99 differenti nazioni.

 

Quattro sono anche le dichiarazioni pubbliche approvati dai membri del Consiglio: sullo sviluppo internazionale e gli aiuti umanitari, sulla guerra contro l’Ucraina, un appello per una pace giusta e la protezione della vita in Palestina e un’espressione di solidarietà con le Chiese e i popoli africani.

 

Dichiarazione sullo sviluppo internazionale e gli aiuti umanitari

Il Consiglio della Flm «esprime profonda preoccupazione per il cambiamento delle priorità globali che sta minando lo sviluppo internazionale, l’assistenza umanitaria e la costruzione della pace. I governi donatori stanno sempre più riducendo il successo delle attività umanitarie e di sviluppo.

Il Consiglio afferma che, con l’aumento dei bisogni in tutto il mondo, i tagli ai finanziamenti e la diminuzione della volontà politica stanno indebolendo la cooperazione multilaterale, i diritti umani e i valori democratici. Il ritiro del sostegno non solo mette a repentaglio vite umane, ma mina anche gli impegni internazionali per la pace, la giustizia e lo sviluppo sostenibile. Nonostante le crescenti sfide, il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale elogia l’impegno incrollabile del Servizio Mondiale della Federazione Luterana Mondiale, delle chiese membro e dei partner nel loro servizio alle comunità vulnerabili. Esorta la comunità globale a continuare a considerare gli aiuti umanitari e allo sviluppo non come carità, ma come espressioni di giustizia, solidarietà e fede radicate nella missione olistica della Chiesa. Il Consiglio invita i governi donatori a rispettare i propri obblighi e sollecita la comunità internazionale a resistere alla deviazione degli aiuti per scopi politici o legati alla migrazione. Il Consiglio ribadisce il suo impegno a stare al fianco dei poveri e degli oppressi, seguendo l’esempio di Cristo».

 

Appello per una pace giusta e la protezione della vita in Palestina

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale riafferma il suo storico impegno per una soluzione a due stati che garantisca giustizia, dignità e pace sia ai palestinesi che agli israeliani.

Il Consiglio «condanna il blocco israeliano di Gaza e la sistematica negazione dell’assistenza umanitaria come grave violazione del Diritto Internazionale Umanitario. Denuncia in particolare il deliberato attacco contro le persone in cerca di aiuto, così come contro scuole e ospedali».

Oltre a Gaza, sottolinea il peggioramento della situazione in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, «dove i palestinesi si trovano ad affrontare crescenti violenze da parte dei coloni, demolizioni di case, confische di terreni e restrizioni alla circolazione».

In risposta, il Consiglio chiede «un cessate il fuoco immediato e permanente, il pieno accesso umanitario, il rilascio di tutti gli ostaggi e i prigionieri detenuti senza accusa e la fine dell’occupazione israeliana. Afferma l’importanza di proteggere la presenza cristiana in Terra Santa». Il Consiglio «esprime solidarietà alla Chiesa Evangelica Luterana in Giordania e Terra Santa, membro della Federazione Luterana Mondiale, e loda il lavoro del Servizio Mondiale della Federazione Luterana Mondiale a Gerusalemme, in particolare attraverso l’Ospedale Augusta Victoria.

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale afferma la sua convinzione che la pace non possa arrivare attraverso la forza militare o la violenza; la giustizia è l’unica via per una pace duratura».

 

Dichiarazione sulla guerra contro l’Ucraina

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale «esprime profonda preoccupazione per la guerra in corso in Ucraina, che ha causato massicci sfollamenti, distruzione e violazioni del diritto internazionale dall’invasione russa su vasta scala del 2022». Deplora le continue perdite di vite umane e «ribadisce il suo rifiuto dell’uso del termine ‘santo’ da parte della Chiesa ortodossa russa per giustificare la guerra contro l’Ucraina”»

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale «esprime preoccupazione per le ripercussioni globali di quella guerra, come la normalizzazione dell’aggressione, la destabilizzazione dei sistemi alimentari ed energetici e l’erosione degli impegni internazionali per la pace e la giustizia. Riafferma il diritto di tutti i popoli, comprese le minoranze, a vivere in pace entro confini riconosciuti e si dichiara fortemente solidale con il popolo e le chiese dell’Ucraina».

Elogiando la testimonianza della Chiesa Evangelica Luterana Tedesca d’Ucraina e di altri partner, il Consiglio «chiede la fine immediata della guerra, il rispetto del diritto umanitario e una pace giusta. Esorta la comunità internazionale e le chiese membri della Federazione Luterana Mondiale a continuare a sostenere le persone colpite attraverso attività di advocacy, preghiera e azione, affermando che la vera pace arriva solo attraverso la giustizia».

 

Espressione di solidarietà con le chiese e i popoli africani

Il Consiglio della Federazione Luterana Mondiale «ringrazia per la testimonianza delle sue chiese membro africane, riconoscendone il ruolo in un periodo di crisi profonde e sovrapposte. In tutto il continente, le comunità affrontano conflitti, difficoltà economiche, sfollamenti e gravi emergenze climatiche. Donne e ragazze sono spesso colpite in modo sproporzionato.

Il Consiglio riconosce l’impatto continuo del colonialismo, degli ingiusti sistemi economici globali e delle recenti riduzioni degli aiuti internazionali, che aggravano ulteriormente le difficoltà che molte nazioni africane si trovano ad affrontare. Nonostante queste difficoltà, le chiese in tutta l’Africa continuano ad agire con coraggio, promuovendo la pace, fornendo assistenza sanitaria e istruzione e offrendo forza spirituale. Il loro lavoro riflette un impegno olistico per il Vangelo e per i più vulnerabili.

Particolarmente encomiato è l’opera umanitaria salvavita della Chiesa Evangelica Etiope Mekane Yesus e l’impegno dei programmi nazionali del Servizio Mondiale della Federazione Luterana Mondiale in tutta l’Africa, che forniscono servizi essenziali come istruzione, alloggio, acqua, servizi igienici e resilienza climatica. Queste risposte collaborative con le chiese locali sono potenti testimonianze di speranza».