
Il pane quotidiano
Un giorno una parola – commento a Matteo 6, 11
Tu sei mio Padre, mio Dio, e la rocca della mia salvezza
Salmo 89, 26
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano»
Matteo 6, 11
Come probabilmente sappiamo già, questa è una delle richieste contenute nel Padre Nostro.
Il nostro testo, fa parte di un insegnamento più ampio di Gesù sulla preghiera; nel vangelo di Luca, invece, essa viene insegnata ai discepoli dopo che questi glielo chiedono: «Signore, insegnaci a pregare» (Luca 11, 1).
È molto difficile scrivere qualcosa su un testo biblico così noto, forse solo perché chi scrive vorrebbe dire qualcosa di nuovo e creativo; ma, forse, basterebbe solo essere fedeli al testo.
Il testo ci dice che sono veramente pochi i bisogni umani che Gesù ci esorta a chiedere al Padre: il pane, la remissione dei debiti, l’esposizione alla tentazione e la liberazione dal Male. Null’altro, ma la nostra lista è notevolmente più lunga, e include richieste molto importanti, una su tutte, la guarigione dalla malattia.
Perché Gesù ci insegna a chiedere solamente il pane quotidiano? Quotidiano indubbiamente significa “per oggi”. Molti sostengono sia da intendere: “lo stretto necessario”; altri ritengono sia da capire come: “giorno per giorno”, qualcosa cioè che c’entri con la manna del deserto (Esodo 16, 9-26) che, se accaparrata, marciva. La preghiera per il pane riguarderebbe perciò la frugalità, la sobrietà, la contentezza, uno stile di vita etico.
Però, dobbiamo considerare che Gesù era un predicatore del Regno di Dio; per questo, è più plausibile che quel “quotidiano” significhi: “quello di oggi, perché domani saremo nel Regno” e sia legato piuttosto alla relativa richiesta:«Venga il tuo regno». Per chi vive in attesa del Regno e prega «venga il tuo Regno», i bisogni umani sono pochi perché poco è il tempo e la nostra più urgente aspirazione è che «sia fatta la tua volontà in terra com’è fatta nel cielo». Il fine della richiesta, quindi, non sarebbe morale, ma escatologico; cioè, riguarderebbe l’orizzonte del nostro vivere giorno per giorno, la speranza che anima la nostra esistenza, l’urgenza che governa le nostre priorità. Amen.