
La Buona novella. Ti ascolto
La rubrica della redazione dedicata alle buone notizie
Un ex assistente sociale canadese si sta godendo la pensione in un modo molto simile a quello con cui ha trascorso la sua lunga carriera: ascoltando le persone.
Paul Jenkinson è attualmente impegnato in un tour attraverso il grande Stato nordamericano: arriva in un paese, apre un tavolino in legno e due seggiole, espone un piccolo cartello che dice in sostanza «siediti, rilassati, ti ascolterò». E così in effetti fa.
«Sono lì come essere umano per creare connessioni», ha raccontato Jenkinson ai media. «Offro semplicemente uno spazio sicuro per le persone, un po’ come lo sconosciuto sull’aereo che non rivedrai mai più e al quale ti ritrovi magari a raccontare parti del tuo vissuto che fatichi a condividere con le persone più vicine, per pudore, vergogna o quant’altro».
Non c’è una scadenza, nessun argomento è escluso, nessun costo o pressione, con la promessa di mantenere la riservatezza su tutto, a meno che l’oratore non esprima l’intenzione di fare del male a se stesso o ad altri. «Sono piccoli e grandi sfoghi – continua Jenkinson – e molte volte il solo parlarne, la sola esternazione, è un sollievo e un toccasana; ma non sono pochi coloro che desiderano condividere aspetti della loro vita di cui sono orgogliosi, come ad esempio il fare volontariato a favore di altre persone». Proprio come sta facendo il loro ascoltatore.
Saper ascoltare è un’abilità rara da riscontrare in un mondo che pare affannarsi in modalità sempre più frenetiche. Prendersi tempo per entrare in connessione con l’altro, chiunque esso sia, ci è parsa una buona notizia da condividere. Un’idea che ha molti padri nobili, a partire dai tanti riferimenti biblici al tema dell’ascolto. Ci piace qui segnalare il chiosco improvvisato di Lucy nella striscia dei Peanuts: i suoi consigli strampalati forniti a interlocutori che hanno bisogno di un conforto sono uno dei tanti azzeccati modi che Schulz aveva scovato per raccontare il nostro mondo oggi.