
Al via il Sinodo della Chiesa protestante unita di Francia
Molte le cariche da rinnovare e un focus sul progetto “Missione della Chiesa e dei Ministeri”
Apre i battenti oggi 29 maggio e durerà fino a domenica 1° giugno il Sinodo Nazionale della Chiesa Protestante Unita di Francia, presso il Centro Lazaret di Sète, nel sud del Paese. Questa sessione sarà particolarmente importante, in quanto concluderà i lavori sul tema “Missione della Chiesa e dei Ministeri”. Il Consiglio Nazionale ha avviato questo processo sinodale dal 2022. Verrà presentata una bozza di decisione con proposte concrete riguardanti la diversificazione dei ministeri e la formazione iniziale e continua dei ministri di culto.
Questa assemblea rinnoverà anche gli organismi nazionali: il Consiglio Nazionale, il Coordinamento di Evangelizzazione e della Formazione, la Commissione dei Ministeri, la Commissione degli Affari Generali e altri ancora. Questa è anche l’occasione per esprimere la gratitudine alla pastora Emmanuelle Seyboldt, che concluderà il suo mandato di presidente del Consiglio Nazionale, e al presidente della Commissione dei Ministeri, il pastore Vincent Nême Peyron. La cappellania sarà guidata dal pastore Pierre-Olivier Dolino, segretario generale della Federazione Protestante di Mutuo Soccorso, e da Valérie Rodriguez, segretaria generale della Missione Evangelica Popolare di Francia.
Il culto conclusivo, domenica 1° giugno alle 11:00, darà il benvenuto ai 13 nuovi pastori riconosciuti e ordinati al loro ministero durante l’anno..
La sfida è dunque quella di discernere e autorizzare nuovi ministeri per realizzare al meglio le missioni della Chiesa protestante e per essere testimoni viventi del Vangelo in una società sempre più secolarizzata. Verrà presentata una bozza di decisione riguardante lo sviluppo del ministero del diacono e l’attuazione di una revisione della formazione iniziale e continua dei pastori. Si potrebbero quindi perseguire tre assi: 1. Riformare la Chiesa in vista della sua missione, per ottenere flessibilità nella formazione offerta e nella governance. 2. Promuovere una pedagogia che supporti le chiese locali nel discernimento e nell’istituzione di nuovi ministeri. 3. Sviluppare strumenti di intelligenza collettiva e cooperazione per facilitare tutte le iniziative.
Il discernimento di questi ministeri e l’implementazione di nuove forme di formazione e supporto sono il primo passo verso un cambiamento culturale nella Chiesa per testimoniare il Vangelo nella società. “
La pastora Seyboldt così presenta i lavori: «Innanzitutto, questo è un sinodo di rinnovamento, e quindi tutti gli organismi nazionali: il Consiglio Nazionale, la Commissione dei Ministeri, il Coordinamento e le Equipe Sinodali saranno eletti da questo sinodo. Sarà un momento molto emozionante salutare coloro che lasciano il loro incarico e dare il benvenuto a coloro che saranno eletti. E poi c’è un tema, e questa è la seconda cosa molto importante di questo sinodo: stiamo ancora seguendo il tema sinodale della missione della Chiesa e dei ministeri, e ora stiamo arrivando a decisioni molto concrete».