La Chiesa di Scozia riunita nel Sinodo annuale

Assemblea generale della Kirk fra sfide e speranze

 

La Chiesa di Scozia (Kirk) è riunita nella sua Assemblea generale, l’organo supremo di governo della chiesa, dal 17 al 22 maggio a Edimburgo. L’appuntamento si rinnova dal 1560, ed è occasione per i presenti di esaminare il lavoro della Chiesa negli ultimi 12 mesi e per progettare il futuro.

 

Durante l’Assemblea è entrata in carica la nuova moderatora della Chiesa scozzese, la pastora Rosemary (Rosie) Frew, per un incarico che ha durata annuale.

 

«Quando ho visto la mia prima Assemblea Generale “in diretta” da quella che era la galleria degli studenti, nel lontano 1984, non avrei mai immaginato che sarei stata qui un giorno», ha commentato la pastora.

 

Inizia un anno impegnativo per la pastora Frew, che prenderà un congedo temporaneo dalla sua parrocchia di Bowden e Melrose nei confini scozzesi per diventare il volto pubblico della Chiesa di Scozia in patria e all’estero, oltre a presiedere l’Assemblea Generale mentre i membri discutono dello stato attuale della Chiesa e guardano al futuro. «Che onore. Accetto con entusiasmo e trepidazione in egual misura», ha aggiunto, prima di ringraziare i colleghi che sono intervenuti per permetterle di prendere un congedo dalla sua amata parrocchia di Borders, e gli amici e la famiglia, tra cui il marito Dave e i figli adulti Pete e Bex, che hanno sostenuto il suo viaggio ministeriale. «Dall’annuncio della mia nomina sono stata sommersa da messaggi di gioia e sostegno. Mi sono sentita circondata dall’amore e dalle assicurazioni di preghiera, per le quali vi ringrazio».

 

Le centinaia di delegati provenienti da tutta la Scozia stanno esaminando e votando temi e materie come sempre importanti, sia per il funzionamento del meccanismo chiesa, che come prese di posizione su fatti e avvenimenti.

 

Ecco dunque l’accorato dibattito relativo alle finanze della Kirk, in sofferenza, «Decisioni ancora più difficili saranno necessarie in futuro se la Chiesa vuole raggiungere il suo obiettivo di pareggiare il bilancio» ha spiegato ai partecipanti il pastore David Cameron nell’esporre la sua relazione annuale. Obiettivo che nel 2024 i sinodali avevano fissato per il 2027. «Ma gli oltre 5 milioni di sterline di disavanzo obbligano a scelte di razionalizzazione» ha aggiunto Cameron, che ha però chiaramente espresso che «Tuttavia, nonostante queste sfide, la missione della Chiesa non è sospesa e le sue risorse consentono alla Chiesa di vivere la sua chiamata missionaria.  Mentre la finanza può essere una chiave, la porta che apre non è solo finanziaria, è missionaria. La crescita attraverso la missione non è un lusso. È il percorso essenziale per il cambiamento profondo e adattivo che la nostra Chiesa richiede». Una «bomba a orologeria», così l’ha definita il pastore Cameron, incombe sul futuro della Chiesa: i futuri pensionamenti di un’ampia parte dei circa 600 pastori, «a fronte di sempre meno nuove vocazioni. La sostenibilità dei costi delle pensioni è una missione non derogabile».

 

Sono stati votati vari progetti per avvicinare le generazioni più giovani, che paiono più distanti dalla Chiesa, e per ipotizzare forme di ministero più sostenibili: «Dobbiamo smettere di gestire il declino e iniziare a reimmaginare la nostra testimonianza, confidando che perdendo ciò che non possiamo tenere, ritroveremo la vita che siamo chiamati a condividere. Ci vuole coraggio – per lasciare andare i vecchi modi che non ci servono più, e per abbracciare nuovi modi di essere la Chiesa in un mondo che cambia. È mia preghiera che saremo audaci nelle nostre decisioni, fedeli nei nostri impegni e aperti al cambiamento adattivo che ci attende» ha concluso il pastore Cameron.

 

I delegati e le delegate hanno poi votato un atto di condanna delle violenze brutali in corso a Gaza e in Medio Oriente e molto spazio è stato occupato da un intenso dibattito sulle nuove norme legate al fine vita che il parlamento scozzese potrebbe approvare. La Kirk ha ribadito il suo no al cosiddetto “suicidio assistito”, «pur nella vicinanza alle sofferenze delle persone colpite da gravi mali e nel rispetto delle diversità di opinioni. L’Assemblea generale ha invitato il governo scozzese a dare priorità allo sviluppo di «eccellenti» servizi di cure palliative per garantire che siano universalmente disponibili e rivedere con urgenza i modelli di finanziamento attualmente in vigore.

 

 

Nella foto la nuova moderatora della Kirk, la pastora Rosemary (Rosie) Frew