
Festival di Cannes, la giuria ecumenica
Dal 1974 le associazioni cinematografiche protestante e cattolica assegnano un premio collaterale
Ha aperto i battenti ieri la 78° edizione del Festival cinematografico di Cannes. Dal 1974, la Giuria Ecumenica è invitata dal Festival di Cannes ad assegnare un premio a un film partecipante al Concorso Ufficiale.
SIGNIS e INTERFILM, le due associazioni, cattolica e protestante, per la promozione del cinema, nominano una giuria ecumenica composta da sei membri, provenienti da culture e paesi diversi. Questi giurati, rinnovati ogni anno, sono competenti nel campo del cinema come giornalisti, critici, teologi, ricercatori, insegnanti… Sono membri di una delle Chiese cristiane e sono aperti al dialogo interreligioso. Si incontrano in varie occasioni durante il Festival, analizzano e commentano i film e deliberano in completa indipendenza.
La Giuria Ecumenica offre uno sguardo particolare ai film. Distingue opere con qualità sia artistiche che umane o spirituali che sondano la profondità dell’anima e la complessità del mondo, che mettono in risalto valori come la giustizia, la dignità dell’uomo, il rispetto dell’ambiente, la pace, la solidarietà, la riconciliazione.. .valori del Vangelo ampiamente condivisi in tutte le culture. Nelle sue scelte, la Giuria ecumenica dimostra una grande apertura verso la diversità culturale, sociale o religiosa.
Al termine del Festival, nel corso di una cerimonia ufficiale, la Giuria assegna il premio alla presenza degli ospiti, dei giornalisti e dei registi vincitori.
Dal 1974 la Giuria ecumenica ha assegnato 51 premi e 59 menzioni speciali.
Lo scorso anno la giuria ecumenica ha assegnato il suo Premio al film “I semi del fico selvatico” del regista iraniano Mohammad Rasoulof condannato al carcere e fuggito in maniera roccambolesca dal suo Paese.
La giuria sarà così composta: sarà presieduta da Lukas Jirsa dalla Repubblica Ceca. Lavora per il canale televisivo cristiano non commerciale Televize Noe e scrive recensioni di film per un settimanale cattolico ceco. Caporedattore della rivista Christian Academy, dal 2011 organizza il cineclub mensile Film and Spirituality presso la biblioteca comunale di Praga e ha fondato il sito web Film and Spirituality (www.filmaspirituality.cz). Insegna cinema in una scuola di giornalismo. È anche rappresentante di SIGNIS in Repubblica Ceca.
Con lui compongono la giuria Anne-Cécile Antoni dalla Francia, già segretaria di Acat Francia (Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura), Arielle Domon, anch’essa francese. Memoro dell’associazione cinematografica Pro-Fil, Thomas D.Fischer dalla Germania, docente e direttore dei corsi all’Università Ludwig-Maximilians di Monaco che oltre alla carriera di insegnante, ha maturato una notevole esperienza come produttore cinematografico, montatore e consulente, Milja Radovic dall’Inghilterra, ricercatrice interdisciplinare che lavora nel campo della religione, dei media e della cultura. Conduce ricerche specialistiche nel campo del cinema e il suo lavoro scientifico si concentra su storia, teologia, arti visive, cittadinanza, nazionalismo, conflitti e costruzione della pace, Roland Wicher dalla Germania, pastore della chiesa di Berlino-Mariendorf, autore di numerosi articoli sul rapporto tra cinema e teologia, tiene conferenze e seminari sull’argomento. Ha condotto ricerche su religione, violenza ed estetica cinematografica, concentrandosi in particolare sulle opere di Martin Scorsese. Attualmente è commissario cinematografico della Chiesa Evangelica di Berlino – Brandeburgo. Membro di INTERFILM dal 1999, ha fatto parte di diverse giurie ecumeniche (Oberhausen, Mannheim e Berlino).
La giuria tiene conto del talento artistico e della padronanza tecnica del regista e del suo team.
Le tematiche affrontate e la narrazione devono essere espresse attraverso un processo creativo appropriato, convincente e originale.
La giuria incoraggia i film che esprimono qualità umane positive, sensibilizzano alle dimensioni spirituali della vita, illustrano i valori del Vangelo o mettono in discussione le nostre scelte e le nostre società.
La giuria presta particolare attenzione ai temi legati alla responsabilità cristiana, premiando i film con valori quali:
▪ il rispetto della dignità umana e dei diritti umani
▪ la solidarietà con le minoranze e gli oppressi
▪ sostegno ai processi di liberazione, giustizia, pace, riconciliazione
▪ salvaguardia del Creato e dell’ambiente
La giuria premia i film che hanno un impatto universale, riflettono una cultura particolare e permettono al pubblico di conoscere e rispettare le immagini e il linguaggio di quella cultura.
La giuria sceglie film che possono essere utilizzati nei cineclub e nei gruppi di discussione per comprendere e condividere meglio le sfide e le speranze del mondo contemporaneo.
Come attività parallele ai giorni del Festival domenica 18 maggio alle 10.15 è previsto un culto al tempio protestante di Cannes e una messa alle 10.30 alla chiesa Notre-Dame de Bon Voyage.
La stessa chiesa di Notre-Dame de Bon Voyage ospiterà giovedì 22 maggio una celebrazione ecumenica alla presenza del presidente della Federazione protestante di Francia, il pastore Christian Krieger.