In cammino per testimoniare la speranza nel Risorto

La Convention ghanese a Parma

 

Domenica delle Palme si è svolta, a Parma, l’Easter Convention che ha riunito delegazioni provenienti dalle chiese metodiste e valdesi del Secondo Distretto, coinvolte da lungo tempo nel percorso “Essere Chiesa Insieme”. L’incontro annuale per le famiglie ghanesi sparse fra Nord Est, Emilia Romagna e Lombardia è occasione non solo di rivedersi, ma soprattutto è un momento per condividere tutti insieme l’annuncio pasquale e rinnovare l’impegno verso la missione. La liturgia del culto proposta è stata costruita tenendo conto della spiritualità ghanese: la danza ed il canto hanno rallegrato gli animi dei presenti, predisponendoli ad aprire il proprio cuore. Il coro, formato dall’unione dei diversi cori ghanesi locali, è stato diretto magistralmente dalla sorella Nora Thompson: sono stati eseguiti inni della tradizione presbiteriana e metodista, compreso l’immancabile inno “Children of Jerusalem” di John Henley (1800-1842), accompagnato dall’immancabile sventolio dei fazzoletti bianchi, a ricordare quello delle palme durante il magnifico ritornello “Hark, hark, hark! While infant- voices- sing, Hark, hark, hark! While infant- voices- sing Loud ho san- nas,- loud ho san- nas,- Loud ho san- nas- to our king”. Ampio spazio è stato poi dato alla preghiera di intercessione, proposta quasi all’inizio del culto e guidata dal pastore George Ennin che ha esortato l’assemblea invitandola a pregare per i giovani, per la missione della Chiesa, per il lavoro dei pastori e delle pastore, ma anche per chi è chiamato a governare la cosa pubblica, tanto in Italia quanto in Ghana.

 

Vi è stato dunque un momento di raccoglimento e riflessione per quanti intraprendono un viaggio di migrazione. La predicazione è stata affidata alla moderatora della Tavola Valdese, Alessandra Trotta, che ha invitato l’assemblea a considerare i testi dedicati all’annuncio della resurrezione di Gesù Cristo. Quattro vangeli, quattro racconti diversi che leggono l’evento straordinario ed indescrivibile della resurrezione da quattro punti diversi di osservazione. Tutti e quattro i vangeli parlano dello stesso fatto, ma tutti ne riportano una prospettiva diversa, introducendo una pluralità pur nell’unicità del fatto. Ogni vangelo trasmette una testimonianza di quell’unico evento che ha cambiato la storia del mondo. In particolar modo la moderatora si è voluta soffermare sul testo di Marco 16:1-8. La richiesta di comunicare ai discepoli che Gesù il Risorto li attende precedendoli in Galilea significa che i discepoli sono chiamati a mettersi in cammino, che è anche un ritorno alla Galilea, cioè la casa per molti di loro. Questo apre un parallelismo con la realtà che molti fratelli e sorelle stanno vivendo: molti sono arrivati da poco o sono nati in Italia, ma molti hanno vissuto a lungo lontano da casa e raggiunto un’età nella quale è ora pensabile un ritorno in patria. Ma al pari dei discepoli è un ritorno a casa accompagnato da un cambiamento. La resurrezione ha cambiato la prospettiva dei discepoli, ha aperto loro gli occhi ed il cuore ad una nuova speranza. Così anche noi tutti, discepole e discepoli, siamo chiamati nella nostra diversità a metterci in cammino, in missione, per testimoniare la speranza nel Risorto; ognuno di noi avendo maturato le proprie esperienze di vita, avendo ricevuto la Parola, sarà a sua volta artefice dell’annuncio alle nuove generazioni.

 

Il Presidente dell’OPCEMI, pastore Luca Anziani, nel salutare l’assemblea ha voluto portare una personale testimonianza di come, nonostante la difficoltà del lavoro per le chiese, spesso un evento inaspettato possa cambiare la prospettiva rispetto a quelle stesse difficoltà e risvegliare così il senso della missione.

 

L’organizzazione della giornata è stata curata dal pastore di Parma-Mezzani, Nicola Tedoldi, con l’aiuto del Consiglio della Chiesa e del gruppo di lavoro guidato come sempre dal fratello Richard Kofi Ampofo. Partner fondamentale per la buona riuscita dell’evento è stato il Direttivo del “Centro Sociale Anziani II Tulipano”, associato all’ANCESCAO, a nome del quale il dott. Benedetto D’Accardi ha portato i saluti e il benvenuto a tutti i convenuti. Il Centro Sociale, che riceve i fondi dell’Otto per mille erogati dalla nostra Chiesa, e che utilizza per la manutenzione degli orti sociali, dispone della bellissima e capiente sala da ballo che ha accolto gli oltre 350 partecipanti a questa Convention.

 

Il prossimo anno l’evento sarà organizzato dalla Chiesa valdese di Verona a nome della quale la pastora Laura Testa ha raccolto il testimone.

 

Da: chiesavaldese.org