
Chiedere, cercare, bussare
Un giorno una parola – commento a Luca 11, 10
Nel giorno che ho gridato a te, tu mi hai risposto, mi hai accresciuto la forza nell’anima mia
Salmo 138, 3
Chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa
Luca 11, 10
Invitandoci a chiedere con perseveranza, cercare senza stancarci, bussare ripetutamente, con la certezza che “chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa”, Gesù ci insegna come prima cosa a parlare con Dio, e ci invita, come figlie e figli, ad avere fiducia nella bontà del nostro Padre celeste. Assicurandoci che Dio ascolta tutte le nostre preghiere, Gesù ci invita ad avere l’audacia di rivolgerci continuamente a Dio in un dialogo filiale in cui possiamo esprimere le nostre necessità, dubbi e desideri. Detto in altre parole, Gesù ci invita a non pregiudicare la nostra preghiera, ma a rivolgere a Dio una preghiera spudorata, intempestiva e perseverante, con la certezza che Dio non è mai disturbato dagli esseri umani che hanno bisogno di lui.
Come seconda cosa, la preghiera non è una formula magica, pregare è accettare che la risposta di Dio possa non essere quella che ci aspettiamo. Gesù dice una cosa importante che bisogna tenere sempre presente quando preghiamo: se i genitori umani sanno dare cose buone ai loro figli quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!
Questo per dire che la risposta di Dio porta sempre qualcosa di buono, di inaspettato, anche se bisogna passare attraverso la prova di un particolare non esaudimento. Anche se non otteniamo necessariamente quello che chiediamo, continuiamo a rivolgere le nostre richieste e suppliche a Dio con fiducia, sapendo che, in un modo o nell’altro, Dio interviene nella nostra situazione donandoci lo Spirito Santo per permetterci di resistere alle avversità.
Ed è in questa fiducia che il Salmista riconosce l’intervento tempestivo di Dio quando si è rivolto a lui dicendo: “Nel giorno che ho gridato a te, tu mi hai risposto, mi hai accresciuto la forza nell’anima mia” (Salmo 138, 3).