
Buddhismo. Una nuova realtà ad Angrogna
Fra i boschi delle valli valdesi in provincia di Torino vedrà presto la luce una struttura sacra del buddhismo tibetano
È in distribuzione in tutto il territorio del pinerolese nell’area sud della provincia di Torino (lo trovate in centinaia di luoghi pubblici, dalle biblioteche ai negozi) il numero di marzo del mensile free press L’Eco delle valli valdesi che potete leggere integralmente anche dal nostro sito, dalla home page di di www.riforma.it. Questo è uno degli articoli che troverete nelle nostre pagine. Buona lettura
Molto presto ad Angrogna, nel cuore delle valli valdesi, a ulteriore testimonianza di quanto questi territori siano ricchi di diversità, sorgerà uno stupa, struttura sacra molto importante per il buddhismo tibetano. Questa andrà ad aggiungersi al già esistente “Centro di ritiri”, che è al momento oggetto di ristrutturazione per creare l’impianto di riscaldamento e per rinnovare i bagni, ma che è già agibile. Entrambe queste strutture appartengono all’Ente di culto Centro Milarepa, centro di buddhismo tibetano che nasce a Pinerolo nel 1980.
– Perché proprio Angrogna?
«Noi abbiamo cercato in tutto il Piemonte – ci dice Francesco Puleo, presidente dell’Ente di culto Centro Milarepa –; Angrogna l’abbiamo poi scelta perché la struttura che abbiamo trovato aveva le qualità migliori. Era delle giuste dimensioni e non era necessario fare lavori troppo onerosi. Potevamo coprire tutti i costi con l’eredità del notaio Rebuffo, che aveva conosciuto il fondatore del Centro Milarepa, il venerabile Kalu Rinpoche. Rebuffo ha lasciato questi fondi all’Unione buddhista italiana chiedendo che con una parte di questi si facesse un centro di diritti in Piemonte. L’Unione buddhista ha individuato il Centro Milarepa come ente più adeguato a occuparsi di questa iniziativa, essendo uno dei primi centri buddhisti in Italia, trovandosi in Piemonte, avendo un legame con il notaio e avendo un Lama residente dal 1982. Il posto è molto bello, insomma era la struttura perfetta. Inoltre era per noi il posto giusto, perché quando il Centro era a Pinerolo (adesso è a Torino) andavamo a passeggiare con il Lama ad Angrogna. È stata una fortuna trovarlo!».
– Quanti membri contate nel Pinerolese?
«All’inizio degli anni Novanta il Centro, essendo uno dei primi in Italia, raccoglieva tantissime persone da diverse parti del paese. Adesso ci sono centri un po’ in tutte le città: dunque il numero è passato dal migliaio al centinaio».
– Come definireste il rapporto con il territorio valligiano?
«Abbiamo un legame vivo con la comunità valdese, in termini sia di incontri interreligiosi sia di stretta collaborazione dell’Unione buddhista italiana nel processo di attuazione dell’Intesa con lo Stato e successivamente nell’iscrizione dell’Unione nel circuito dell’Otto per Mille. C’è stata proprio una collaborazione diretta, in cui la Chiesa valdese, più di tutti, ci ha molto aiutati a capire come muoverci in questi ambiti. Inoltre nel Centro di Angrogna abbiamo fatto ritiri ma anche summer camp per bambini».
– Quali sono i principi fondanti del buddhismo tibetano?
«Il principio del Buddhismo in generale è quello che aveva individuato il Siddahrta, il Buddha storico, ovvero l’illuminazione, la liberazione, l’uscita definitiva dal ciclo delle esistenze, e quindi dalla sofferenza. Questo però avviene solo mettendo in pratica un concetto condiviso da tutte le religioni, ovvero l’Amore e Compassione, che permette all’individuo di liberarsi anche da tutti gli elementi di ego ed egoismo che lo imprigionano nella continua reiterazione di abitudini nocive. Anche se non si parla di Dio, per il Buddhismo tutte le religioni hanno lo stesso valore. Non esistono religioni giuste o sbagliate, migliori o peggiori. Semplicemente ognuno può scegliere il percorso che ritiene più adatto a sé».
Chi desiderasse ulteriori informazioni può scrivere una mail all’indirizzo info@centromilarepa.net, visitare la pagina Facebook del Centro o telefonare al 339-8003845.
Piccolo glossario buddhista
Stupa
Gli stupa sono monumenti caratteristici della tradizione buddhista. Vengono utilizzati fin dai primordi del Buddhismo per conservare le reliquie attribuite al Buddha o a importanti maestri del passato.
Lama
Il lama è un “sacerdote” che deve aver fatto un ritiro tradizionale che dura tre anni e tre mesi, o un percorso di studi che dura dieci anni. È un maestro, la guida della comunità.
Samsara
Il Samsara è un ciclo continuo di morte e rinascita, dove l’individuo sperimenta un grado di sofferenza dipendente dalle azioni da lui compiute in precedenza. Il samsara ha fine quando un essere senziente ottiene la totale liberazione dall’ignoranza, e realizza il nirvana.
Nirvana
La parola deriva dal sanscrito e significa letteralmente “estinzione” o “soffio”. Nella tradizione buddhista, il nirvana rappresenta lo stato finale di liberazione dalla sofferenza, dal ciclo di nascita e morte (samsara) e dalle illusioni che affliggono l’essere umano. Raggiungere il nirvana significa ottenere una pace profonda e duratura, libera dai desideri e dalle afflizioni mentali.