75^ Berlinale. I premi della giuria ecumenica

La giuria presieduta dal pastore di Trieste Peter Ciaccio ha premiato alcuni film 

 

Dal 13 al 23 febbraio si è svolto il 75° Festival internazionale del cinema di Berlino. La giuria ecumenica, nominata da INTERFILM e SIGNIS e quest’anno presieduta dal pastore Peter Ciaccio (presidente dell’Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi“), ha assegnato il suo Premio nella competizione internazionale a:

O último azul
Regia di Gabriel Mascaro (Brasile, Messico, Cile, Paesi Bassi, 2025).

Motivazione: Questa favola distopica brasiliana segue un’eroina improbabile alla ricerca della libertà. Una donna di 77 anni fugge da un futuro che le è stato imposto da uno stato autoritario. Nel paesaggio selvaggio del fiume Amazonas, magnificamente ripreso, la sua avventura piena di sfide, ma anche di amicizie inaspettate e momenti di umorismo, mette in guardia contro i pericoli dell’esclusione nelle società moderne e alimenta la speranza di trovare una via d’uscita.

 

 

Nella sezione Panorama, la giuria assegna il suo Premio (2.500 € messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Tedesca) a:

The Heart is a Muscle
Regia di Imran Hamdulay (Sudafrica, 2025).

Motivazione: I cuori, come i muscoli, possono essere allenati. Nel film di Imran Hamdulay, un giovane padre con un passato di violenza familiare inizia il suo percorso di trasformazione. Dopo aver aggredito brutalmente un uomo e aver scoperto che la vittima ha anch’essa un figlio, comprende due cose: il perdono non può essere comprato, ma nasce solo dalla comprensione reciproca, e affrontare il futuro significa anche affrontare la giustizia. Con una cinematografia intensa e realistica e una colonna sonora di rap afrikaans, il regista apre le porte al mondo poco conosciuto delle periferie di Città del Capo, dove violenza e povertà convivono con amicizia, lealtà e amore, offrendo qualche possibilità di trovare una palestra in cui allenare i cuori.

 

 

Nella sezione Forum, la giuria assegna il suo Premio (2.500 € messi a disposizione dalla Chiesa evangelica in Germania  – EKD -) a:

Holding Liat
Regia di Brandon Kramer (USA, 2025).

Motivazione: Holding Liat affronta la vicenda di una donna israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre 2023. Senza conoscere l’esito della crisi degli ostaggi, i registi hanno iniziato una cronaca rispettosa e focalizzata sulla sofferenza di una famiglia. Questo documentario mostra ciò di cui il nostro tempo ha disperatamente bisogno: la volontà di avviare conversazioni articolate e di affrontare complessità e controversie senza interrompere il dialogo.

 
Membri della Giuria:
  • Peter Ciaccio, Italia (Presidente della Giuria)
  • Brigitta Rotach, Svizzera
  • Christian Olding, Germania
  • Stefanie Schardien, Germania
  • Valérie de Marnhac, Francia
  • Juan Carlos Carillo Cal y Mayor, Messico

 

 

Foto  Guillermo Garza / Desvia, foto tratta da https://www.inter-film.org/auszeichnungen/25252525/prize-ecumenical-jury-berlin-2025-international-competition