Charta Oecumenica revisionata, ad aprile il lancio

L’importante documento del 2001 è stato oggetto di attenta revisione da parte delle chiese per aggiornarlo alle sfide presenti

 

La Conferenza delle Chiese europee (Kek) e il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (Ccee) lanceranno ufficialmente la Charta Oecumenica revisionata dal 26 al 27 aprile 2025 a Vilnius, Lituania. L’evento riunirà rappresentanti di diverse tradizioni cristiane per segnare una pietra miliare significativa nel percorso ecumenico.

 

Originariamente firmata nel 2001 rispettivamente il metropolita ortodosso Geremia e il cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga, la Charta Oecumenica è stata una pietra angolare della cooperazione ecumenica del Vecchio continente per oltre due decenni. La versione rivista cerca di affrontare le sfide contemporanee e riflettere le realtà in evoluzione della società europea e del cristianesimo.

Fotografava lo stato della collaborazione ecumenica, formulando, per ogni argomento, una serie di impegni concreti: il ritornello della Charta era proprio “ci impegniamo“; ci impegniamo, insomma, a far sì che la fraternità ritrovata non si fermi ai propositi, tanto buoni quanto generici, ma si trasformi in passi concreti verso l’unità visibile delle chiese. I 22 “ci impegniamo” sono diventati 55 nella versione revisionata, con una maggiore attenzione riposta all’uguaglianza di genere, ai rapporti con l’ebraismo e l’Islam, all’impegno per la pace e per la tutela del Creato.

 

Il processo di revisione, avviato nel 2022, è stato guidato da un gruppo di lavoro congiunto Kek-Ccee. Il contributo delle chiese e delle organizzazioni ecumeniche di tutta Europa e oltre è stato attentamente considerato, assicurando che il testo aggiornato si allinei con le attuali esigenze ecumeniche. Questo sforzo collaborativo mira a produrre un documento che promuova l’unità, la pace e l’azione congiunta tra le chiese europee.

 

L’evento di lancio a Vilnius presenterà contributi dei leader della chiesa e fornirà l’opportunità di celebrare l’impegno condiviso delle chiese europee a lavorare insieme.