Una giornata particolare

Una storia di Resistenza in val Germanasca

 

Di Laura Balzani e Sandra Rizzi

 

La memoria della Resistenza nelle nostre Vali si è arricchita di un nuovo tassello. Il 26 gennaio, presso la sede Anpi di Perosa e Valli, sono giunti i rappresentanti delle sezioni sorelle Anpi di Grugliasco (To) e Avola (Sr) per ricordare la staffetta partigiana Ida Regina Peyrot, nata ai Vrocchi di Bovile e vissuta tra Torino e Perosa e il marito Franco D’Agata, anch’egli partigiano, operanti entrambi nelle bande di Giustizia e Libertà della Val Germanasca. Di lei e del marito si era persa memoria, finché un incontro fortuito ha risvegliato l’interesse per la loro storia. Soprattutto è importante e singolare la memoria di Regina, trasferitasi, col marito e i figli, ad Avola, dove ha vissuto portando avanti per tutta la vita testimonianza e impegno politico. Qui ha fondato l’Udi di Avola arrivando a iscrivere ad essa fino a 300 donne negli anni ’50! Fu consigliera comunale e donna attiva. A lei la sezione Anpi di Avola ha intitolato la propria sede.

 

Presso la sede Anpi di Perosa si è concretizzato il rapporto di fratellanza e amicizia attraverso lo scambio di documenti tra il vicepresidente Giovanni Laurenti, per la sede Anpi Perosa, e la presidente Anpi di Avola, Liliana Calabrese Urso. Tutto è stato reso possibile dall’intermediazione della sezione di Grugliasco, che da anni è gemellata con quella di Avola.

In carovana ci siamo poi inerpicati per le strade della val Germanasca fino alla borgata Vrocchi di Perrero dove gli ospiti hanno potuto vedere la casa natia di Ida Regina. Ancora un momento di ufficialità con lo scambio dei doni tra la sindaca di Perrero Laura Richaud e la presidente della sezione Anpi siciliana, alla presenza dei direttivi e numerosi soci delle sezioni sorelle di Grugliasco e Perosa.

 

Simpatico anche l’incontro con Valter Buniva, uno dei pochi abitanti della borgata, che ha raccontato della presenza estiva di nipoti di Ida Regina proprio nelle case che l’hanno vista bambina e giovane donna. Non poteva mancare un momento conviviale: attorno al tavolo, i ricordi e gli aneddoti fioriscono e si sciorinano ritrovando concordanze nelle notizie di ciascuno. In molti abbiamo sottolineato quanto siano importanti queste occasioni di fare memoria e microstoria condivisa. Momenti arricchenti per ciascuno, che possono essere seme di un gemellaggio tra due realtà geografiche lontane, animate però da uno stesso spirito di riconoscenza per chi tanto ha speso del suo tempo e del suo impegno nella costruzione di un senso civile e comunitario quali basi della costante riaffermazione che la nostra Democrazia nasce dalla Resistenza. Resistenza ora e sempre.