Trasmettere ai bambini l’amore per la Bibbia
“L’Amico dei Fanciulli” e i giornalini di ispirazione religiosa in Italia
Quali siano il ruolo, le caratteristiche e le forme della comunicazione del messaggio biblico e religioso ai bambini nella pubblicistica contemporanea sono temi di cui si discute negli atti del convegno dedicato a «L’Amico dei Fanciulli e i giornalini di ispirazione religiosa in Italia», organizzato dal Gruppo Servizio Letteratura giovanile nell’ambito della prestigiosa Bologna Children’s Book Fair nel marzo del 2023, e sostenuto dai fondi dell’Otto per Mille della Chiesa valdese*.
Nel vasto mondo dell’editoria, la produzione di pubblicazioni di ispirazione religiosa destinata al pubblico più giovane è a sua volta un microcosmo all’interno dello specifico settore di libri e riviste per bambini e bambine. Questo genere di pubblicistica ha, anche in Italia, una lunga storia che, in particolare a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, ha assunto forme e destinazioni variegate, intrecciandosi con “questioni” più generali, come l’alfabetizzazione, l’educazione, i modelli di famiglia, veicolando contenuti diversissimi e urgenti nella società italiana postunitaria: l’infanzia abbandonata, la povertà, l’alcolismo, l’igiene, la condizione dei lavoratori ecc.
Di fronte a queste sfide, anche la pubblicistica per l’infanzia ha svolto il proprio ruolo cruciale, attraversando i continui mutamenti nella società e con nuovi strumenti della psicologia, della psichiatria e della pedagogia per la comprensione delle necessità, delle paure e dei desideri dei più piccoli, tenendo conto anche dei cambiamenti di una comunicazione che oggi è ormai per loro prevalentemente non cartacea. Di questi e altri temi ci danno conto gli interventi della curatrice e di esperti del settore (Daria Gabusi, Angelo Nobile, Stefano Gorla, Ermanno Detti, insieme ai responsabili di alcune testate).
Anche L’Amico dei Fanciulli, lo storico giornalino protestante, in più occasioni studiato approfonditamente da Sara E. Tourn – che qui ne riassume le vicende storiche e, da direttrice, ne esprime gli obiettivi – ha vissuto un secolo e mezzo di mutamenti, talvolta radicali, dalla spinta evangelistica tardo-ottocentesca di “protestantizzazione” dell’Italia, all’ispirazione ai modelli anglosassoni, alla ricerca di un’identità nella società del dopoguerra, percorsa dai dibattiti sui problemi sociali più scottanti, fino alla sua fase recente, che riflette anche i cambiamenti interni al mondo protestante italiano e quelli del linguaggio della comunicazione, ma comunque sempre in dialogo con la sua principale “missione” di far conoscere la Bibbia ai giovani.
Come questo grande impegno si nutra anche di capacità personali, idee, esperienze biografiche e obiettivi di direttori, autori, collaboratori e disegnatori di differente formazione emerge – con freschezza e spontaneità, accompagnate da un’azione meditata e consapevole – dalle utili interviste riportate in appendice al volume, con le testimonianze di chi collabora o ha collaborato con L’Amico dei Fanciulli in tempi recenti (Floriana Bleynat, Silvia Gastaldi, Fulvio Ferrario, Alessandro Spanu, Marina Speich e Max Cambellotti).
* L’«Amico dei Fanciulli» e i giornalini di ispirazione religiosa in Italia. Atti del convegno, a cura di Claudia Camicia, [Roma, Gruppo Servizio Letteratura Giovanile], 2024, pp. 145, ill.