Una, dieci, cento… Artemisia
Un incontro online promosso oggi dal Sae e dall’Oivd per approfondire il tema complesso della violenza sulle donne e ragazze con disabilità
Al compimento dei “16 giorni per vincere la violenza: 25 novembre – 10 dicembre”, a cui è dedicato come ogni anno il quaderno della Federazione donne evangeliche in Italia, e alla vigilia della Giornata internazionale dei Diritti umani, il Sae (Segretariato Attività Ecumeniche) di Milano e l’Oivd (Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne) invitano a un incontro online per conoscere il «Progetto Artemisia – Reti antiviolenza accessibili».
Il progetto, nato con lo scopo di favorire l’emersione e la presa in carico delle donne e delle ragazze con disabilità vittime di violenza, è promosso da: Fondazioni Somaschi, Asphi (Tecnologie Digitali per migliorare la Qualità di Vita delle Persone con Disabilità) e Centro per la Famiglia card. Carlo Maria Martini, insieme a Ledha, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e a Ceas (Centro Ambrosiano di Solidarietà).
Fin dalla scelta del nome (un rimando alla vicenda della pittrice Artemisia Gentileschi) il progetto vuole mettere al centro il ruolo dell’autodeterminazione della donna nell’ambito di un percorso di emersione dalla violenza subita. Un percorso che può essere particolarmente complesso per le donne e le ragazze con disabilità, vittime di discriminazione intersezionale: per una maggiore difficoltà nel chiedere aiuto, per la mancanza di risorse o competenze specifiche all’interno dei servizi dedicati.
Nei centri antiviolenza e nelle case rifugio mancano competenze specifiche sui temi inerenti la disabilità, mentre i servizi e i centri rivolti alle persone con disabilità hanno una carenza di competenze sulle tematiche relative a molestie e abusi rispetto al genere.
«Artemisia» mette in comunicazione questi due mondi, svolgendo attività di formazione e sensibilizzazione di operatrici e operatori dei centri antiviolenza e delle realtà e delle reti attive sul tema della disabilità (residenze, centri diurni, servizi sanitari dedicati).
«Progetto Artemisia» prevede anche lo sviluppo di opportunità di accoglienza in case rifugio per donne con disabilità: tre spazi abitativi ricavati all’interno di beni sequestrati alla criminalità organizzata. Il Progetto è sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano. Vi partecipano i Comuni capofila delle reti territoriali antiviolenza (Milano, Melzo, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, Legnano e Cinisello Balsamo), oltre alla Consulta disabili del Comune di Milano.
Interverranno:
Laura Abet (Ledha), Grazia Viganò (Fondazione Martini), Lucia Volpi (Ceas oltre il pregiudizio), Chiara Sainaghi (Fondazione Somaschi) e Francesca Barbano (Banca d’Italia). Questo’ultima, in particolare, che è anche consigliera della Federazione femminile evangelica valdese e metodista, Ffevm, ha approfondito l’aspetto della violenza economica, e quindi della tutela e necessaria educazione finanziaria.
L’appuntamento è per oggi, lunedì 9 dicembre alle ore 18, a questo link Zoom.
ID riunione: 820 7559 5791, Codice d’accesso: 501044
Sarà possibile seguire la diretta streaming anche sul canale YouTube del SAE Milano, dove resterà disponibile la registrazione.