Davide Rosso alla guida delle “Strade della Riforma”

Il progetto Route of Reformation è un itinerario che collega i diversi siti che in Europa parlano di storia e di patrimonio protestante

 

Sarà Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro culturale valdese, a guidare nei prossimi due anni la Route of Reformation, l’itinerario culturale europeo nato nel 2015 e che si propone di collegare i diversi siti che in Europa parlano di storia e di patrimonio protestante. A deciderlo l’Assemblea generale della Route of Reformation che si è riunita il 17 ottobre nella Sala Lutero dell’Augustinekloster di Erfurt in Germania.

 

Tra le decisioni prese nel corso della riunione, che si è aperta con gli interventi del vescovo luterano Friedrich Kramer e del pastore Mario Fischer (Gemeinschaft Evangelischer Kirchen in Europa, GEKE, segretario della Comunione delle chiese protestanti in Europa), l’approvazione dell’operato del Board uscente, nominato nel 2022 nell’assemblea tenutasi a České Budějovice, nella Repubblica Ceca, l’ammissione di tre nuove realtà nel sodalizio (a questo punto sono 37 gli enti associati provenienti da tutta Europa di cui tre dall’Italia: la Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice, il Centro culturale protestante di Bergamo e il Castello Mareccio di Bolzano) e la programmazione dei prossimi anni di lavoro (il board rimane in carica fino alla prossima Assemblea generale che si terrà nel 2027).

 

Tra i compiti dell’Assemblea di Erfurt anche quello della nomina del nuovo board che è ora composto oltre che da Davide Rosso (presidente), anche dal pastore riformato austriaco Dankfried Kirch (vicepresidente), dallo storico lituano Rimantas Žirgulis (vicepresidente) e da Heike Neugebauer della chiesa della Turingia (tesoriere).

 

«L’intento – ha detto Rosso presentando il piano di lavoro per i prossimi anni – è quello di lavorare perché la comunità della Ror continui a crescere e consolidarsi; per fare questo occorrerà sviluppare maggiormente gli scambi di conoscenze e di visite tra le varie regioni presenti nella Route. Il comitato scientifico [tra gli altri esperti anche la storica Francesca Tasca] sarà rafforzato e si punterà, anche tramite la ricerca di fondi europei, all’offerta di momenti di scambio formativo fra le varie realtà delle chiese che in Europa lavorano sull’accoglienza e la valorizzazione del patrimonio del protestantesimo. Una sfida che tra gli altri obiettivi ha anche quella di preparare nuovamente per il 2027 la candidatura della Ror come Itinerario culturale europeo del Consiglio d’Europa».