Treeology/Theology. L’ultimo libro di Elizabeth E. Green

Ieri sera a vicenza c’è stata la prima presentazione del nuovo libro di Elizabeth E. Green, Treeology/Theology. In connessione: noi, Dio e l’albero. Oggi il lavoro sarà presentato a Verona

 

Martedì 17 settembre alle ore 20.45 a Verona, presso il Convento San Bernardino, Sala Morone, Str.ne A. Provolo, 28 – nell’ambito del Tempo del creato 2024 – in collaborazione con Famiglia Francescana, Frati Minori di San Bernardino, Commissione Diocesana Nuovi Stili di Vita di Verona, Segretariato Attività Ecumeniche di Verona, CTI Coordinamento Teologhe Italiane – verrà presentato il nuovo libro di Elizabeth E. GreenTreeology/Theology. In connessione: noi, Dio e l’albero (Gabrielli editori, pp. 114, € 14). L’autrice dialogherà con Cristina Simonelli.

 

Treeology è una parola inventata, ma esprime nel modo più efficace ed evocativo il senso dell’originale esperimento tentato dall’ecoteologa femminista Elizabeth E. Green: pensare l’albero (tree) a partire dalla teologia (theology), riflettendo sulla connessione, fin dal principio, tra noi, Dio e gli alberi.

Prendendo sul serio, in linea con la Laudato si’ di papa Francesco, l’attuale e sempre più grave crisi ecologica, con quest’ultimo libro l’autrice attinge a quel filone di pensiero-azione ecofemminista nato dalla riflessione critica sul concetto di affinità tra donna e natura e dalla consapevolezza che lo sfruttamento della natura e l’oppressione delle donne sono andati sempre di pari passo.

 

In questa prospettiva, partendo dalla tradizione biblica dell’albero della vita – collocato non solo all’inizio della storia, nel giardino dell’Eden, ma anche alla fine, nella città celeste –, e dalla lunga associazione, a livello simbolico, tra donna, dea e albero, il libro esplora i modi in cui Dio e gli alberi sono stati declinati nelle Scritture, dove l’albero non solo offre all’antico Israele il suo sostegno materiale e simbolico, ma, in quanto luogo d’incontro con Dio, arriva anche a diventare un simbolo potente della sua presenza, come pure della dinamica vitale di morte e resurrezione, della forza della vita che trionfa sulla morte. Una conferma, quella offerta dalle Scritture, che esistiamo grazie alle piante e che continueremo ad esistere soltanto in loro compagnia.

 

Allo stesso modo, nel confronto con la tradizione sapienziale, dove l’albero della vita e la figura femminile della Sapienza sono poste l’uno accanto all’altra, Elizabeth Green si sofferma sulla relazione tra albero, vita e conoscenza, mostrando come gli alberi possano anche trasmettere, a chi riesce a fare abbastanza silenzio, insegnamenti essenziali sulla nostra esistenza, affermando l’interconnessione e l’interdipendenza di tutte le entità e, di conseguenza, mettendo in discussione la nostra organizzazione centralizzata e verticistica. Quell’organizzazione gerarchica sia delle chiese che della società messa sotto osservazione dalla teologia femminista ed ecofemminista, con il suo sforzo di superare il pensiero dualista che divide la realtà in opposizioni – del tipo sacro/profano – in direzione di un pensiero ecologico di connessione totale con il pianeta.