La grazia di Dio che dà speranza

Un giorno una parola – commento a II Corinzi 12.9

Quando ho detto: «Il mio piede vacilla», la tua bontà, o Signore, m’ha sostenuto

Salmo 94, 18

 

 Egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me

II Corinzi 12, 9

A volte vivere è complesso, faticoso. A volte abbiamo la sensazione di aver abbandonato la nostra strada, quella che era giusta per noi, in cui la nostra esistenza si sarebbe espressa al suo meglio, ci accorgiamo che la nostra vita non ci appartiene più, è diventata estranea, e non riusciamo più a riconoscerci in lei.

A volte, invece, siamo incerti di fronte a due opzioni, e, dopo molte riflessioni, scegliamo in modo casuale, oppure sentiamo che la nostra scelta è stata fatta a casaccio, anche se ci abbiamo ponderato sopra.

Succede a tutti, è una strada che abbiamo percorso tutti, senza eccezioni. Siamo cose fragili, tanto che a volte ci sentiamo talmente oppressi dal peso di renderci responsabili delle nostre scelte, da sperare che qualcuno ci tolga la libertà di farne, e questo è molto pericoloso. A volte, persino un errore fortunato, che non ha avuto conseguenze, torna a perseguitarci nei ricordi, e minaccia la povera sicurezza che abbiamo in noi stessi. Per cortesia, perdoniamoci un po’: esiste la grazia, che dà speranza: pensiamoci per quello che siamo, piccoli e fragili, riacquistiamo la nostra giusta dimensione, chiediamo scusa agli altri e a noi stessi, e andiamo avanti, non come chi non può commettere errori e deve fare della propria esistenza un capolavoro, ma come chi deve stare al proprio posto, perché ha un posto dove stare, e quel posto è la grazia del Signore. La strada che ci troviamo davanti è la stessa, cambia la luce.

Possiamo cercare di prendere la nostra sorte in mano e, se abbiamo perso la speranza, ritrovarla, perché non siamo soli, e, nel nostro vagare, c’è sempre la grazia che ci ha fatto partire, e che è pronta ad accoglierci.

Amen.