Non cedere all’ira

Un giorno una parola – commento a Salmo 37, 8

 

 

Cessa dall’ira e lascia lo sdegno; non adirarti; ciò spingerebbe anche te a fare il male

Salmo 37, 8

 

Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti

I Tessalonicesi 5, 15

 

 

Non sono in un periodo semplice, anche se non ho veri problemi, ma seccature. Mi rimane nell’animo un fondo di tensione e acredine. Frequento un social, Quora, perché mi aiuta a scrivere, e scrivere mi aiuta a vivere, ma mi accorgo che nei momenti di malumore, dalla mia penna esce del sarcasmo.

 

Giorni fa ho risposto acidamente a una domanda che mi sembrava sciocca, e mi sono accorta che lo faccio spesso, più di quanto non desideri ammettere. Ora, io trovo detestabili i troll, ovvero quegli spiacevoli individui che si divertono a provocare sui social chiunque presti il fianco a qualunque titolo, anche solo incrociando la loro strada. Mi sono chiesta cosa li spinga ad infastidire gratuitamente gente che non conoscono, che incrocia la loro strada virtuale per puro caso, e che non ha nessuna influenza nelle loro vite. A volte il fenomeno approda a manifestazioni estreme, ma per lo più sono espressioni di piccolo sarcasmo gratuito, cattiverie infantili.

 

 

Leggendo il versetto di oggi, le cose mi sono apparse più chiare: ho rivisto il mio malessere in quello dei tanti cosiddetti “leoni da tastiera” e ho capito. L’inquietudine del non essere sereni, in pace con sé, un sottile senso di rabbia e di rivendicazione, è la leva che cambia il nostro modo di comunicare. Umori acidi fermentano in silenzio dentro di noi, e, senza che noi ce ne accorgiamo, schizzano fuori e ustionano.

 

Compreso tutto questo, mi sono sentita un po’ grata all’utente pasticcione che si era tirato addosso il mio (blando) sarcasmo. Una gratitudine ancora maggiore ho provato di fronte a questo passo di un Salmo, che parla sì di cose ben più serie, ma affronta il senso di rabbia e frustrazione, e se ne prende cura, sia di quello ben più grande, legato a cose gravi, di cui tratta direttamente, sia del mio piccolo problema. Il Salmo, fatto per ispirare pace, ha la chiave per fare ritrovare l’equilibrio: la scrittura e la Scrittura divengono un momento in cui prendere le distanze e trovare serenità. Amen.