Ecumene 70 anni di azioni con e per i giovani

L’avvio dell’opera con il pastore Mario Sbaffi, da un’idea sbocciata nel dopoguerra

 

Il pastore Mario Sbaffi, nel dopoguerra organizzò alcuni campi giovanili nel paese abruzzese di Villa San Sebastiano, dove vi è una delle prime comunità metodiste italiane e dove lui stesso aveva tenuto il suo sermone di prova come studente in teologia.

 

Al congresso giovanile interdenominazionale di Milano nel 1951presentò il progetto per la costruzione, nell’Italia centrale , di un centro giovanile dal nome per allora un po’ inconsueto: “Ecumene”.

 

Fu il leader del primo tentativo di costruzione di un luogo dove i giovani delle nostre chiese evangeliche (e non solo) potessero ritrovarsi, a Monteluco in Umbria, fallito per cause di forza maggiori, impedito dalla durezza dei tempi e anche degli uomini (intolleranza del mondo cattolico locale). 

 

Questa sconfitta non scoraggiò il giovane pastore ma lo spinse a tentare nuovamente con un motto spesso ripetuto: “Ecumene la faremo”. 

 

Il secondo tentativo fu fatto dove ha sede attualmente Ecumene, a Velletri (provincia di Roma), e ripensandoci, 70 anni dopo, ci rendiamo conto che il valore del Centro nasce da quella sconfitta e da quella perseveranza. Il fatto di avere un centro, ora ancora più bello, appena ristrutturato grazie all’otto per mille, molto vicino a Roma è importante, ora come allora, sotto il profilo giovanile, culturale ed ecumenico e per vari anni Mario Sbaffi ha lavorato con grande tenacia aggregando una generazione di giovani, laici e pastori, per la costruzione di questo centro, che volle come uno strumento di riconciliazione, occasione per l’amore tra giovani (e non) di tutte le provenienze, religiose, politiche, etniche. 

 

Negli anni ’50 e ’60 molti furono i campi internazionali con gruppi provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, ma anche singoli giovani dalla Francia, dall’Armenia e dall’Africa. Qui diresse con simpatia e fermezza diverse generazioni di giovani, che lo chiamavano amichevolmente “Reve” e così ancora lo ricordano.

 

Il suo impegno come direttore di Ecumene non gli impedì di svolgere appieno il suo lavoro di pastore della comunità metodista di Roma, via XX settembre e di adempiere ad altri incarichi nell’ambito della chiesa stessa e dell’ecumenismo.

 

Il pastore Mario Sbaffi, il 9 agosto 1981, proprio a Velletri, dove trascorreva un periodo di riposo nella sua amata Ecumene, ha concluso la sua esistenza all’età di 72 anni, lasciando sicuramente un vuoto incolmabile nella sua famiglia e anche nel piccolo mondo evangelico italiano.