Chiese riformate francesi in visita a Gerusalemme
Documentata la grande sofferenza della popolazione locale e portata la solidarietà alle chiese cristiane locali
La pastora Emmanuelle Seyboldt, presidente della Chiesa protestante unita di Francia, e Christian Albecker, presidente delle Uepal, l’Unione di chiese protestanti dell’Alsazia e della Lorena, sono stati in visita a Gerusalemme dal 17 al 19 luglio 2024 per esprimere la solidarietà delle Chiese luterana e riformata ai cristiani di Palestina e di Israele e a tutti gli abitanti di questi territori devastati dalla guerra.
Sono stati tre giorni estremamente intensi di incontri e testimonianze raccolte.
Invitati e accolti dal vescovo luterano di Giordania e Terra Santa, Sani Azar, hanno potuto intrattenersi con il Patriarca greco-ortodosso Teofilo III, con il cardinale cattolico Pierbattista Pizzaballa, con Simon Awad, responsabile del programma di protezione ambientale della Chiesa luterana.
Hanno potuto visitare l’Ospedale Augusta Victoria della Federazione Luterana Mondiale a Gerusalemme Est e i locali della Chiesa luterana di Giordania e Terra Santa e di alcuni suoi edifici scolastici in Cisgiordania, a Betlemme, Beit-Jala e Beit-Sahour.
Nellaa Chiesa luterana di Giordania e Terra Santa hanno potuto incontrare la referente della giustizia di genere Ranan Abu Shanab: in una società patriarcale, la Chiesa luterana ha appena ordinato la prima donna pastora.
L’incontro più emozionante, definito “sconvolgente” dal portale della Chiesa protestante unita di Francia, è stato nella sede dell’EAPPI a Gerusalemme. Eappi è il programma di accompagnamento ecumenico del Consiglio ecumenico delle chiese, avviato nel 2002 dopo un appello delle locali chiese cristiane che denunciavano il pesante clima caratterizzato da intimidazioni e piccoli e grandi soprusi quotidiani patiti dai cittadini palestinesi per mano dell’esercito israeliano.
Si tratta di volontari provenienti dalle chiese di tutto il mondo che spendono parte del loro tempo ad accompagnare i cittadini palestinesi nella loro vita quotidiana. Accompagnare i bambini a scuola, i lavoratori nei loro campi, operazioni che dovrebbero essere normali e che invece fra check point e mille altre vie diventano una quotidiana via crucis. «La descrizione della violenza ordinaria e quotidiana è spaventosa. Mancano le parole per parlarne. Per costruire la pace dobbiamo partire dalla giustizia» conclude il sito della Chiesa francese.