Alla scoperta del “popolo della Bibbia”
Un seminario itinerante promosso da Bet – Polo Biblico per incontrare spiritualità, cultura e tradizioni
Un seminario itinerante a settembre per esplorare le «Valli valdesi» del Piemonte (Alpi Cozie) –, vera e propria miniera di cultura, di fede, che nel tempo ha saputo mettere in pratica l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, soprattutto promuovere l’accoglienza.
L’iniziativa è lanciata dalla neonata Associazione “Bet – Polo biblico”, con un titolo evocativo: «Il popolo della Bibbia». Un itinerario che tra il 19 e il 22 settembre muoverà i suoi passi alla ricerca delle origini (e della spiritualità) della fede protestante.
Un percorso di ricerca (anche interiore) partendo dalle origini di una popolazione credente, nata a Lione e giunta in Italia, perseguitata nel tempo per la sua caparbietà. Un viaggio in luoghi forgiati da pastori protestanti, da colportori evangelici che diffondevano la Parola utilizzando carretti di legno tirati da asini e cavalli o a mano su sentieri di montagna e nelle città (anche all’indomani dell’Unità d’Italia), e che rendevano così la Bibbia fruibile per tutte e tutti.
Ma a Torre Pellice è anche passato il sogno europeo di Altiero Spinelli e di Mario Alberto Rollier, non a caso c’è stata la visita, l’anno scorso, del presidente della Repubblica.
«La finalità della nostra associazione – dice la teologa Marinella Perroni, vicepresidente di Bet-Polo biblico – è far conoscere l’importanza della Bibbia, quanto questa abbia influenzato la vita sociale, civile, oltre che religiosa, del nostro paese e del mondo intero. Per far questo è necessario andare alla ricerca delle origini del Testo, conoscere come ne è avvenuta la diffusione. Cercare le ricadute nella cultura, negli aspetti sociali, istituzionali e civili e che, implicitamente o esplicitamente, il testo biblico ha esercitato. L’associazione ha sentito il desiderio di proporre un’iniziativa in presenza, nel tempo dominato dalla rete, con un seminario itinerante per vivere dall’interno la società di fede valdese, ricca di cultura, incontrandola, ascoltandola. Un “popolo” attivo da 850 anni: un tempo lungo e ricco di storia vissuto nella centralità della Bibbia. Una comunità rilevante per la nostra costituzione sociale, civile e democratica».
Incontri, dibattiti, lezioni e visite, seppur per pochi giorni, saranno sufficienti per far conoscere, questa importante “miniera di cultura biblica” sociale e politica». Val Pellice, val Germanasca e bassa val Chisone saranno alcuni dei luoghi del seminario, ma anche Torino, con il tempio valdese e la sinagoga (che si guardano); poi la “Capitale dei valdesi” Torre Pellice, con il Centro culturale depositario di storia (e di storie), e ancora Angrogna, Prali con il Centro ecumenico Agape, le miniere di talco.
Oggi il protestantesimo vive in dialogo aperto con la chiesa cattolica – grazie alla parresia evangelica mostrata da papa Francesco –, ma non rimuove e non dimentica i tempi più bui: i partecipanti potranno visitare anche la Sacra di San Michele, arroccata sul monte Pirchiriano all’imbocco della Val Susa per discutere, evangelicamente, di ieri e di oggi.